"E' come dire che bere un bicchiere di vino porta all'alcolismo", rispondono i piu' famosi cantanti italiani alle supposizioni del governo che l'uso di marijuana potrebbe portare all'utilizzo di sostanze come l'eroina.
Questo potrebbe succedere se alle persone viene fatto credere che non c'e' differenza tra le diverse sostanze, "droghe pesanti e leggere" come le definisce la propaganda politica, ma di fatto, di sostanze si tratta. Non sarebbe molto piu' corretto fare un discorso informativo sulle varie sostanze, portando a conoscenza delle persone degli eventuali pericoli e delle situazioni che potrebbero affrontare? Quando la finite di utilizzare la falsa scienza a favore delle vostre scelte politiche ed economiche?
Grazie alle vostre false informazioni la gente oggi accetta normalmente la vendita e l'utilizzo degli alcolici nonostante questi siano palesemente molto piu' pericolosi della marijuana. Lo dicono gli incidenti stradali, i fegati spappolati e il risaputo comportamento violento di chi ha l'abitudine di "alzare il gomito". Ma il concetto e' sempre lo stesso: chi beve vino o due birre con gli amici non e' un alcolizzato! Di certo non chiediamo a voi di proibire l'alcol ma quello che vorrei ribadire e' un semplice "senso di responsabilita'". E' giusta la libera vendita degli alcolici perche' si parte dal principio che le persone sono responsabili delle proprie azioni. Certo il cretino che invece di fare due ore di sonno si schianta su un palo, cari governatori, ci sara' sempre, che farete vieterete le macchine?
Eppure se una persona va in giro con una bottiglia di birra non viene guardata come una che fuma uno spinello in mezzo alla gente, anzi probabilmente, visto che e' illegale, arriveranno le forze dell'ordine, questo grazie alla cattiva informazione e alle vostre leggi liberticide.
Farsi una canna non ha mai ucciso nessuno - al contrario dell'alcol o dell'eroina - eppure voi dite che le "droghe" sono tutte uguali. Ma dall'alto di quale validita' scientifica parlate? Qual'e' il vostro buon senso e parametro di giudizio dei pericoli? Come fate a dire che la marijuana provoca psicosi? Come fate ad asserire certe assurdita' quando ci sono classi di farmaci che vendete per la nostra salute che riportano tra i loro "effetti collaterali" la psicosi e la TOSSICODIPENDENZA?? mi riferisco a certi psicofarmaci, molti dei quali venduti per i bambini. Cascate dalle nuvole? vi porto un prontuario medico cosi' li controlliamo insieme. Capisco che le privatizzazioni delle "comunita' di recupero" fara' molto comodo al "ns" Silvio Garattini, cosi' come diffondere il concetto che chi si fa una canna e' malato. Non e' che ci sono le solite multinazionali dietro? no!
Ci sono molte cose che potreste fare per migliorare il tenore di vita della nostra societa' e voi state andando dalla parte opposta.
Di certo non saranno contenti dei vostri giudizi tutte quelle persone, magari di una certa eta' e con i figli svezzati da un pezzo, che invece del cocktail in disco preferisce fumarsi un po' d'erba davanti a un buon libro. Non saranno contenti i malati di sclerosi multipla che fumano marijuana per attenuare i sintomi della loro malattia. Non saranno contente tutte quelle persone che per piacere o abitudine fumano l'"erba del diavolo" senza fare del male a nessuno e che sono ben consapevoli delle bugie che dite semplicemente perche' si sono informate. Ora, queste dovranno subire l'umiliazione di dover essere trattati alla stregua di un "pusher" perche' secondo le vostre menti geniali non esistera' piu' la "quantita' minima".
Di seguito un testo in inglese sull'alcol.
Alcohol
Alcohol is widely used in all forms of drinks. It is generally the only drug whose use is widely accepted socially prior to the introduction of
tobacco. The amount of alcohol in drinks is measured by their proof. Proof spirits are those that, at room temperature, weigh exactly twelve thirteenths of an equal measure of water. Spirits are described as so many degrees under or over proof, depending on the quantity of water which must be added to or deducted from one hundred volumes of the drink to produce proof spirits.
Approximate Proof Strengths Beer, Cider 95 u/p Strong Ale 85 u/p Wine 80 u/p Fortified Wine 75 u/p Typical spirits 50 u/p Very strong spirits Proof Pure Alcohol 74 o/p
The fatal dose of alcohol is equivalent to just over a pint of whiskey if drunk in less than one hour. This figure is highly variable, however. People who drink frequently are generally less susceptible.
There are four levels of alcoholic inebriation, with symptoms as follows:
I - Mild : Slight visual effects, reduced agility and dexterity. There is a reduction in intelligence, and a loss of self-criticism and self-control. Small pains will also be eased by this level of alcohol. These effects together appear to give a stimulating effect, although alcohol is actually a depressant. The subject also begins to feel warm, and the skin becomes
flushed.
II - Moderate : Visual blurring, severely reduced agility and dexterity, slurring of speech. The subject experiences swings of mood, including both depression and excitement.
III - Severe : Staggering, double vision, unusual reflexes, possible lockjaw, pale skin. There is by now a complete loss of self-control, judgement and any sense of shame. This level of inebriation can be dangerous.
IV - Acute Poisoning : Collapse, unconsciousness, slow breathing, reduced reflexes, total insensibility. Possible death.
Alcoholic mania is a state of extreme excitement and anger. The subject may even go as far as to try and commit suicide or to commit unusual acts of violence. This may last for hours or even days, during which the subject will not require sleep.
Chronic alcohol abuse leads to weight loss, diarrhoea, loss of sensation, memory loss, palsy and mental deterioration. In extreme cases, the subject may show disorientation and suggestability, frequently beleiving that he has recently made trips to distant parts of the world. The subject is unable to abstain from alcohol, and will suffer severe withdrawal symptoms if forced to do so. The chances of recovery depend to a large extent on the original personality of the subject.
Withdrawal from alcohol after prolonged bouts of drinking leads to delirium tremens. The subject suffers tremours in the hands and tongue, spreading to the entire body. This is followed by loss of apetitie, nausea and fever. The subject will make constant pointless motions. This is followed by
hallucinations, always of an unpleasant nature. The subject begins to see rats, insects and spiders crawling across the floor or his clothing. Bystanders may be mistaken for executioners or assassins and objects will distort into wierd shapes. The subject will become extremely excited and may commit murder or suicide.
There is no cure for drunkeness. However, the situation may be prevented from becoming worse by applying syrup of ipecac. Hangovers may be partially releived by the consumption of fruit juices. In severe cases of alcohol poisoning, the subject may never fully recover. Survival for one day is
usually followed by recovery.
mandato da Ivan Ingrilli il Venerdì Ottobre 3 2003
aggiornato il Sabato Settembre 24 2005
URL of this article:
http://www.newmediaexplorer.org/ivaningrilli/2003/10/03/politica_e_proibizionismo_fini_contro_vasco.htm
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Readers' Comments
Grillo parlante, ammazzati eo piantala di postare ste cazzate da tossico rincretinito!
Mandato da: Squalo il Ottobre 3, 2003
Ben detto Ivan! Bellissimo articolo come al tuo solito! :-)
Continua così!
Non credo che la discussione vada fatta con i paragoni,tabacco-alcol-canne-etc...
Credo che la diffusione di massa della cultura dello sballo sia il primo assioma del nostro tempo,di fatto è un modo di appartenere,di andare contro,di protestare e rifiutare le dottrine che in passato hanno evitato un isolamento così sproposiatato soprattutto nella popolazione giovanile.
Gli adulti lo sanno,tutto può far male,farsi una canna per un tredicenne non equivale a chi già si destreggia nelle cose della vita.
tuttavia bisogna tenere conto dei numeri che il fenomeno rappresenta e di conseguenza stabilire delle regole che forse ci aiuterà ad avere qualche dipendente cronico in meno,la cosa migliore sarebbe istituire un catalogo delle dipendenze positive,in maniera da orientare i giovani alla consapevolezza che da qwualcosa dipenderanno sempre.
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Mandato da: charles il Ottobre 3, 2003
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Mandato da: pino il Ottobre 3, 2003
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Mandato da: vincenzo il Ottobre 4, 2003
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Gli adulti lo sanno,tutto può far male,farsi una canna per un tredicenne non equivale a chi già si destreggia nelle cose della vita.
tuttavia bisogna tenere conto dei numeri che il fenomeno rappresenta e di conseguenza stabilire delle regole che forse ci aiuterà ad avere qualche dipendente cronico in meno,la cosa migliore sarebbe istituire un catalogo delle dipendenze positive,in maniera da orientare i giovani alla consapevolezza che da qwualcosa dipenderanno sempre.
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Mandato da: Ivan Ingrillì il Ottobre 7, 2003
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Credo che la diffusione di massa della cultura dello sballo sia il primo assioma del nostro tempo,di fatto è un modo di appartenere,di andare contro,di protestare e rifiutare le dottrine che in passato hanno evitato un isolamento così sproposiatato soprattutto nella popolazione giovanile.
Gli adulti lo sanno,tutto può far male,farsi una canna per un tredicenne non equivale a chi già si destreggia nelle cose della vita.
tuttavia bisogna tenere conto dei numeri che il fenomeno rappresenta e di conseguenza stabilire delle regole che forse ci aiuterà ad avere qualche dipendente cronico in meno,la cosa migliore sarebbe istituire un catalogo delle dipendenze positive,in maniera da orientare i giovani alla consapevolezza che da qwualcosa dipenderanno sempre.
Mandato da: il Ottobre 18, 2003
Non credo che la discussione vada fatta con i paragoni,tabacco-alcol-canne-etc...
Credo che la diffusione di massa della cultura dello sballo sia il primo assioma del nostro tempo,di fatto è un modo di appartenere,di andare contro,di protestare e rifiutare le dottrine che in passato hanno evitato un isolamento così sproposiatato soprattutto nella popolazione giovanile.
Gli adulti lo sanno,tutto può far male,farsi una canna per un tredicenne non equivale a chi già si destreggia nelle cose della vita.
tuttavia bisogna tenere conto dei numeri che il fenomeno rappresenta e di conseguenza stabilire delle regole che forse ci aiuterà ad avere qualche dipendente cronico in meno,la cosa migliore sarebbe istituire un catalogo delle dipendenze positive,in maniera da orientare i giovani alla consapevolezza che da qwualcosa dipenderanno sempre.
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