La "lotteria" della NOSTRA salute.
 
CategoriesEcco come vengono "sponsorizzate" le vendite dei farmaci. Corruzione e regali.
L'importante e' vendere.
Ma la colpa non e' dei nostri medici, ma bensi' della multinazionali senza scupoli che controllano la nostra salute, partendo dal quasi totale controllo della ricerca e dell'informazione (comprese scuole e universita'), passando dall'approvazione dei farmaci, fino ad arrivare a corrompere legislatori, medici e informatori e tenere nella perfetta ignoranza e dipendenza da "chi ne sa' piu' di te perche' ha studiato" l'intera popolazione.
Ci sono migliaia di persone che muoiono per l'effetto dei farmaci, non dimentichiamocelo.
Ricchi premi e cotillon alla lotteria della salute
di Antonio Galdo
23/4/2003
Il mutualista che chiede una lavatrice, il farmacista che pretende lo sconto, lo specialista che si fa pagare cene e maestri di tennis. Un informatore medico vuota il sacco e racconta bassezze e avidita' di una parte della classe medica
Da otto anni attraversa l'inferno.
Ogni giorno. T. M. e' un informatore scientifico milanese che ha gia' lavorato per tre importanti aziende farmaceutiche: ogni volta che cambia societa', lo pagano meglio. Per vendere le sue pillole, con uno stipendio di 80 mila euro l'anno piu' i premi, naviga nei gironi danteschi della sanita' italiana. Dove tocca e vede quello che ha raccontato a Panorama.
Come ha iniziato?
Lavoravo al banco di una farmacia: tutti i giorni, compresi i turni festivi, fino alle 8 di sera. Sognavo di aprire il mio negozio, in realta' ero diventato lo schiavo di un potente farmacista.
Chi le offri' il posto di informatore scientifico?
Mi contatto' il capo area di una multinazionale: Abbiamo bisogno proprio di un tipo come lei, sveglio e volenteroso. Mi offrirono subito 100 milioni lordi l'anno di lire, piu' le spese. Se lei funziona, mi dissero, tra le spese faremo rientrare anche i soldi per la festa di compleanno di suo figlio...
Ma lei non conosceva il mestiere.
All'universita' avevo studiato i farmaci, non il marketing. Cosi' l'azienda mi inseri' in uno di quei corsi, finanziati dall'Unione Europea, per addestrare gli informatori scientifici. Il primo giorno di lezioni, arriva un dirigente e ci avverte: "Ragazzi, adesso vi spiego il vostro lavoro. Voi siete delle prostitute, dovete presentarvi sempre in forma, profumati, e con un chiodo fisso in testa: sedurre il cliente. La contropartita della vostra prestazione e' la prescrizione del nostro medicinale. Chiaro?". Rimasi senza fiato, peo' pensai che non potevo tornare indietro.
Chi e' il cliente di un informatore?
Tutti quelli che presidiano i punti strategici del mercato. I medici di base, i dirigenti delle asl, i farmacisti, il primario che fa opinione nel suo settore. E perfino il magazziniere di una clinica privata. Loro hanno la stessa classificazione: clienti. E noi lo stesso obiettivo: tenerli in pugno.
Con quali tecniche?
La prima mossa e' quella di capire l'interlocutore. Il medico estroverso e' uno che al secondo incontro si lamenta per la moglie nevrastenica: bisogna mandarlo in vacanza a Cuba. L'introverso ha uno studio con le luci basse e con il certificato di laurea incorniciato alle sue spalle. Bisogna garantirgli l'assistenza per il computer e una bella enciclopedia.
Ci sono quelli che vogliono tutto?
Purtroppo. Anche perche' sono stati abituati male da qualche collega piu' spregiudicato. C'e' un medico, con quasi 10 mila pazienti, che mi ha accolto con un'agenda aperta: "Ecco, le faccio vedere quello che mi serve". Televisore, computer, telefonino, dvd. E una lavatrice. "Non le sembra di esagerare?" chiedo con un sorriso. E lui: "Ha ragione, ma mio figlio ha appena infilato un giocattolo nella lavatrice e si e' distrutta. Le sembra che possa chiedere alla donna di servizio di lavare il bucato a mano?".
Quando riceve richieste cosi' ampie, lei passa una giornata in un negozio di elettrodomestici.
Per carita', non anticipo un soldo. Giro la richiesta al mio capo area e lui la passa a una societa' di servizi che provvede al rifornimento e fattura direttamente all'azienda farmaceutica.
Ma come fa a fatturare una lavatrice?
La sostituisce con 50 fonendoscopi.
A parte gli oggetti, lei riceve anche altre richieste?
Quando il medico-cliente e' un primario, oppure rappresenta un nome importante nella sua disciplina, allora so in partenza che non si aspetta ne' lavatrici ne' televisori.
A che cosa e' interessato?
Al potere e al prestigio. Lo conquisto se, per esempio, gli faccio arrivare dall'azienda farmaceutica un contributo per i macchinari del suo reparto. A quel punto lui ha dimostrato all'interno dell'ospedale, e in tutto il suo giro, quanto e' stimato, quanto conta. Se poi e' un uomo molto spregiudicato, qualche macchinario destinato all'ospedale finisce nella sua clinica.
Quanti medici ladri ha incontrato?
Ho incontrato dei medici, non tanti per la verita', che mi hanno comunicato la loro percentuale per ogni confezione di medicine prescritte. Li ho fatti parlare, poi mi sono alzato e ho detto: "Le chiedo scusa, ma credo che lei mi abbia confuso con un'altra persona".
Passiamo a una seconda categoria di clienti: uomini politici e amministratori delle asl.
Se ne occupano alcuni superinformatori che, divisi per regione, hanno il controllo del territorio. Io mi limito a fare delle segnalazioni.
Per esempio?
Il dirigente di una struttura sanitaria ha la passione per la cucina giapponese. Mi ha indicato un ristorante che lo soddisfa e un paio di volte al mese ci va con una fidanzata: non deve pagare neanche la mancia per i camerieri. Un altro e' fissato con il tennis: ha il campo con il maestro prenotato, e pagato, per tutti i sabati mattina.
mandato da Ivan Ingrilli il Martedì Giugno 3 2003
aggiornato il Sabato Settembre 24 2005URL of this article:
http://www.newmediaexplorer.org/ivaningrilli/2003/06/03/la_lotteria_della_nostra_salute.htm
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