Le bugie di Bush e Blair
 
CategoriesTempesta su Bush e Blair
«Uranio dal Niger per Saddam», ma il dossier era falso: i democratici Usa chiedono un'inchiesta, a Londra il premier costretto a difendersi. Intanto in Iraq uccisi altri tre marinesInfuriano le polemiche negli Stati uniti e in Gran Bretagna sulle motivazioni della guerra contro l'Iraq. Dopo le ammissioni della Casa bianca sul falso rapporto relativo all'uranio di Saddam Hussein, i democratici chiedono la convocazione di una commissione di inchiesta che faccia piena luce sul lavoro dei servizi di intelligence nelle fasi precedenti la guerra. Bush ammette qualche colpa, ma la «linea» ora sembra chiaramente quella di sostenere che, se il pericolo iracheno non era tanto imminente, il risultato di quell'attacco - ossia il rovesciamento del regime di Saddam Hussein - è comunque un'ottima cosa. Nonostante questo, c'è tensione al Congresso, tanto che il Washington Post titola: «Bush sulla graticola». Non meno tesa l'atmosfera dall'altra parte dell'Atlantico. Il premier inglese Tony Blair continua infatti, in perfetta solitudine, a difendere l'autenticità del famigerato rapporto sull'uranio nigerino. Per quanto riguarda le armi di distruzione di massa, il primo ministro britannico si è poi detto assolutamente convinto che saranno trovate le prove, non soltanto del programma ma anche del prodotto di questi programma. Lo ha detto ai giornalisti un portavoce di Blair, il quale viene ormai apertamente criticato anche dai tabloid (che ne storpiano il nome in B-liar)
Intanto in Iraq continuano imperterrite le operazioni di guerriglia contro le forze occupanti: ieri sono stati sparati alcuni razzi contro un convoglio. Bilancio: tre marine morti e un ferito. Con le vittime di ieri sono trentuno i caduti in combattimento (settantacinque in totale) da quando, il 1 maggio scorso, il presidente Usa George W. Bush ha solennemente dichiarato conclusi i combattimenti in Iraq
Bugiardi in copia
GIULIETTO CHIESABella coppia di bugiardi. B-B, Bush-Blair. Non solo hanno trascinato il mondo intero in una guerra per motivi tanto inconfessabili da richiederne altri, del tutto falsi. Adesso scaricano il barile, l'uno sull'altro. Bush aveva messo le bugie direttamente nel discorso più solenne, quello dello Stato dell'Unione. Blair aveva giurato il falso direttamente nella storica sala dei Comuni. Come dire che quando si raccontano bugie di Stato bisogna raccontarle nelle occasioni di Stato. Così i commentatori dei maggiori media ci crederanno più facilmente. Come hanno fatto, disciplinatamente, spiegandoci che, su quelle basi così auguste, non si poteva non sostenere la guerra.
Adesso i coperchi sono saltati. Non perché il sistema dell'informazione abbia funzionato, ma perché le bugie erano troppo grosse. La Bbc si è salvata, isola nel gran mare dei gonzi. Ma il protagonista è l'Imperatore, che mandò il povero Colin Powell a raccontare balle davanti al Consiglio di Sicurezza dell'Onu, citando documenti che erano stati copiati su Internet da una tesi di laurea vecchia di dieci anni.
Adesso anche Bush è costretto ad ammettere che la storia dell'uranio nigeriano, di cui Saddam Hussein sarebbe stato in caccia, era una bufala gigantesca. L'ex ambasciatore Usa Joseph Wilson ha rivelato al New York Times di avere informato per tempo la Casa Bianca che le informazioni raccolte dalla Cia erano inattendibili e i documenti relativi erano dei falsi.
Ma ci si arrampica sugli specchi. Blair si attacca alle virgole e nega di avere affermato (il suo portavoce) che Saddam avrebbe potuto mettere in piedi una contro offensiva nucleare in quarantacinque minuti. Bush fa di meglio: fa dire al suo portavoce che le notizie errate venivano dai servizi segreti britannici. I quali, a loro volta, fanno sapere che - oltre a copiare vecchie tesi di laurea per far piacere a Tony Blair , che doveva far piacere a George Bush Junior - copiavano anche i rapporti falsi della Cia. Con il che il circolo è penosamente completo.
Siamo in queste mani. Che non sono meglio di quelle che guidano al momento il nostro Belpaese, tant'è che sono tutti amici e alleati.Ibugiardi subalterni copiavano vicendevolmente le bugie dei complici, per apparire efficienti nel fornire false prove per organizzare una guerra vera. E i dirigenti politici bugiardi, che avevano commissionato le bugie ai bugiardi subalterni, adesso scaricano sui bugiardi subalterni le responsabilità delle bugie.
Sappiamo bene che i bugiardi di terzo livello, quelli che le bugie del primo e del secondo livello aiutarono a diffondere (ci riferiamo ai mentitori dei media) non faranno nessuna autocritica. Possono invocare, per evitarla, l'autorevolezza dei bugiardi di primo e secondo livello.
Ma ci limitiamo a mettere le mani avanti per il prossimo futuro. Se prima non lo sapevano, con chi avevano a che fare, adesso lo sanno. Si spera. Per cui, quando - nel bel mezzo dell'organizzazione della prossima guerra, che con tutta evidenza i bugiardi di cui sopra stanno già progettando - cominceranno a fioccare le anatre, come i francesi chiamano le bufale, potranno evitare di dipingercele come se fossero fiocchi di neve.
links di riferimento:
http://www.ilmanifesto.it
mandato da Ivan Ingrilli il Venerdì Luglio 11 2003
aggiornato il Sabato Settembre 24 2005URL of this article:
http://www.newmediaexplorer.org/ivaningrilli/2003/07/11/le_bugie_di_bush_e_blair.htm
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