La guerra degli OGM
CategoriesOggi, in Piemonte, eliminati altri 18 ettari di mais transgenico.
Il pm Guariniello: "Biotech, danoso il via libera europeo"
Ogm, è guerra dei ricorsi contro la distruzione dei campi
Ma il ministro Alemanno avverte che dall'anno prossimo saranno aperte delle coltivazioni legali anche in Italia
Un articolo di Paolo GriseriTORINO - Questa mattina i trattori distruggeranno altri 18 ettari di mais transgenico. Dopo il primo campo ogm eliminato sabato nel cuneese, tocca oggi alla provincia di Alessandria. In pochi giorni dovrebbero essere tritati e poi interrati tutti i 381 ettari di mais geneticamente modificato seminato per errore dai contadini piemontesi, tratti in inganno dalle multinazionali del seme che non avevano segnalato la presenza di ogm nei loro prodotti.
In Italia è vietata la semina di chicchi transgenici. Ma, mentre procedono le distruzioni, aumentano le polemiche. La Confagricoltura, una delle associazioni dei coltivatori, ha annunciato che inviterà i propri iscritti a fare ricorso contro i provvedimenti di distruzione, sospendendone l'efficacia, mentre la Coldiretti plaude all'iniziativa.
Il ministro dell'agricoltura, Gianni Alemanno, condivide la scelta della Regione Piemonte di distruggere il mais ma avverte: "Dalla prossima semina apriremo alle coltivazioni ogm anche in Italia". Il procuratore aggiunto di Torino, Raffaele Guariniello, che in due anni ha aperto 50 processi contro l'utilizzo degli ogm, commenta: "Nonostante le iniziative di distruzione di questi giorni, sono deluso. Manca l'unità di intenti sia nel mondo scientifico sia tra i responsabili della politica. E questo favorisce l'assedio dei prodotti transgenici. Siamo costretti a raccogliere l'acqua con un secchio bucato".
Proprio nel momento in cui la distruzione dei campi ogm conquista le prime pagine e i servizi televisivi, il gesto simbolico deciso in Piemonte rischia dunque di essere il canto del cigno di chi si batte contro l'agricoltura transgenica. La nuova normativa in arrivo, che verrà applicata già dalla prossima semina, dovrebbe infatti consentire agli agricoltori di utilizzare sia sementi ogm sia semi tradizionali.
Una convivenza che non convince Guariniello: "Sarebbe molto difficile controllare che i campi transgenici non contaminino gli altri - dice il magistrato - perché durante l'impollinazione nessuno è in grado di controllare che il vento giri dalla parte giusta. Sarebbe un po' come stabilire di vivere da separati in casa ed essere costretti ad un matrimonio forzato".
Il magistrato torinese precisa che "finora abbiamo applicato le norme esistenti. Se cambieranno ci adegueremo. Io non voglio entrare nel merito del dibattito scientifico sulla pericolosità o meno degli organismi transgenici. Mi sono preoccupato soprattutto di garantire ai consumatori la libertà di scelta: se la presenza di ogm non è indicata sull'etichetta dei prodotti, siamo di fronte a una frode in commercio".
Le distruzioni di questi giorni potranno avere effetti positivi per la tutela dei consumatori? Guariniello è scettico: "Mi piange il cuore dirlo, ma mi sembra un'operazione di immagine. I campi sequestrati sono stati individuati con una ricerca a campione. Nessuno ci garantisce che non ne esistano altri". Come bisognerebbe procedere? "Sarebbe necessario analizzare tutte le sementi prima della vendita".
In nome della libertà di scelta del consumatore, il ministro Alemanno difende invece la normativa che entrerà in vigore dalla prossima semina: "Nei prossimi giorni - ha detto ieri il ministro - i nostri tecnici saranno a Bruxelles per esaminare le linee guida che verranno emanate dall'Ue il 23 luglio. Ci attendiamo che venga garantita la libertà di scelta degli agricoltori sul tipo di sementi, ogm o non ogm. E la libertà di scelta dei coltivatori è il presupposto per la libertà di scelta dei consumatori".
Per evitare contaminazioni tra un sistema e l'altro, il ministro ha annunciato che "verranno individuate aree agricole omogenee". "Quel che va evitato - ha concluso Alemanno - è che gli agricoltori vengano ingannati con etichette non veritiere. Per questo ha fatto bene il Piemonte a ordinare le distruzioni". Contrario alla decisione piemontese è invece Leonardo Santi, presidente della Commissione biotecnologie della Presidenza del Consiglio: "Prima di distruggere - ha detto - andava consultato il ministero della salute".
(14 luglio 2003 - fonte: La Repubblica)
mandato da Ivan Ingrilli il Lunedì Luglio 14 2003
aggiornato il Sabato Settembre 24 2005URL of this article:
http://www.newmediaexplorer.org/ivaningrilli/2003/07/14/la_guerra_degli_ogm.htm
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