Uranio impoverito meglio del Viagra
 
Categoriesdi Sara Flounders (tradotto da Marco Fiocco per Nuovi Mondi Media)
Il numero di veterani invalidi è incredibilmente alto. La maggior parte di essi sono nel pieno dei trent’anni e dovrebbero godere di ottima salute. Prima di inviare le truppe nel Golfo, l’esercito aveva già scartato quelli con problemi di asma, diabete, problemi cardiaci, cancro e difetti di nascita.
L’associazione dei veterani americani della guerra del golfo (AGWVA) riferisce che i veterani colpiti stanno ricevendo cure scarse, se anche che le ricevono, per i loro problemi di salute. “Quando un veterano si ammala, l’espressione ‘malattia misteriosa’ sembra rappresentare la prima e spesso l’unica diagnosi che viene effettuata. Dopodiché i veterani vengono abbandonati a loro stessi, malati e inabili al lavoro, con poche speranze di ritornare a una vita normale.”----- [Agli scienziati americani e alle loro ammistrazioni politiche e' permesso di fare tutto: una guerra senza mandato internazionale e senza dover nulla a nessuno, di dichiarare che l'anidrite carbonica non e' inquinante, cosi' come l'affermare che l'Uranio non causa il cancro. Ve lo eravate scordato? Io no!
Il Nuovo - Esteri - Americhe - Uranio: l'America nega la pericolosità
Il portavoce del dipartimento della Difesa Usa, Ken Bacon, smentisce qualsiasi "conseguenza negativa per la salute". Nessuna moratoria. Per gli scienziati Usa l'uranio impoverito non può provocare il cancro. di Michela Coricelli (04 GENNAIO 2001)
Di mezzo ci va sempre la nostra salute e quella del pianeta intero, tutto in perfetta linea con Il business farmaceutico della malattia
Di seguito l'articolo trovato su Nuovi Mondi Media]-----
L’uso da parte degli USA di armi all’uranio impoverito ha reso l’Iraq una zona a pericolo radioattivo per i residenti e le truppe di occupazione?
Questa domanda ha già avuto conseguenze serie. In alcuni ‘punti caldi’ alla periferia di Baghdad dei giornalisti hanno misurato livelli di radioattività tra 1000 e 1900 volte superiori ai livelli normali di radiazione.
Essa ha anche aperto un dibattito nel parlamento e tra i media dei Paesi Bassi, dato che 1100 soldati olandesi in Kuwait si apprestano ad entrare in Iraq come membri delle forze di occupazione guidate da USA e Gran Bretagna. Gli olandesi sono preoccupati per il pericolo di contaminazione radioattiva e di malattie legate alla radioattività.
Washington ha assicurato al governo olandese che non ha utilizzato armi all’uranio impoverito nella zona di Al-Samawah, città dove le truppe olandesi stazioneranno. Ma giornalisti olandesi e movimenti antiguerra hanno già trovato delle falle nel racconto USA, secondo un articolo pubblicato sul sito web di Radio Free Europe.
L’uranio impoverito ha già causato allarme in Europa dopo che degli studi hanno mostrato un’incidenza maggiore di cancro, disturbi respiratori ed altre malattie tra le truppe di occupazione NATO inviate in Bosnia, Kosovo e Afghanistan.
In generale i pericoli sulla salute e sull’ambiente causati dall’uso di armi prodotte con scorie radioattive di uranio hanno ricevuto molta più attenzione in Europa che negli Stati Uniti.
Nella guerra di quest’anno contro l’Iraq, il Pentagono ha utilizzato il suo arsenale radioattivo principalmente nei centri urbani, piuttosto che in battaglie nel deserto come avvenne nel 1991. Molte centinaia di migliaia di iracheni e soldati americani, insieme ai soldati inglesi, polacchi, giapponesi e olandesi inviati come supporto all’occupazione, ne subiranno le conseguenze. L’incidenza effettiva di malattie croniche, disabilità di lungo periodo e difetti alla nascita non sarà evidente che tra cinque o dieci anni.
Finora metà dei 697.000 soldati americani che parteciparono alla guerra del golfo del 1991 hanno contratto malattie serie. Secondo l’associazione dei veterani americani della guerra del golfo, più del trenta per cento di questi soldati sono malati cronici e percepiscono un sussidio dall’amministrazione dei veterani. Un’incidenza così alta di vari sintomi ha portato a definire questa serie di malattie come sindrome della guerra del golfo (Gulf War Syndrome).
Il numero di veterani invalidi è incredibilmente alto. La maggior parte di essi sono nel pieno dei trent’anni e dovrebbero godere di ottima salute. Prima di inviare le truppe nel Golfo, l’esercito aveva già scartato quelli con problemi di asma, diabete, problemi cardiaci, cancro e difetti di nascita.
L’impatto di tonnellate di scorie radioattive che inquinano i centri urbani può sembrare un problema lontano agli iracheni, che adesso lottano per la sopravvivenza nel caos dell’occupazione militare. Essi devono far fronte a interruzioni dell’elettricità nell’afa estiva, a rastrellamenti porta a porta, arresti arbitrari, civili regolarmente uccisi ai posti di blocco, focolai di colera e dissenteria a causa dell’acqua non potabile, fognature abbandonate e immondizia non raccolta, più di metà della forza lavoro disoccupata, e mancanza di cibo – che prima della guerra veniva distribuito dal regime baathista.
Ma insieme a queste minacce ci sono problemi a lungo termine. Un numero crescente di organizzazioni scientifiche e studiosi intorno al mondo hanno correlato la Gulf War Syndrome e l’incidenza elevata di malattie varie e misteriose con l’assorbimento di radiazioni da munizioni all’uranio impoverito. Scott Peterson, giornalista del Christian Science Monitor, il 15 maggio ha annunciato di aver fatto delle misurazioni con il contatore Geiger in vari siti di Baghdad. Vicino al palazzo della repubblica, dove erano di guardia le truppe USA e più di 1000 impiegati entravano ed uscivano dall’edificio, le sue misurazioni erano le più ‘calde’ in Iraq, quasi 1900 volte il livello normale. Dei proiettili esplosi erano ancora lì a contaminare il terreno.
Intorno a una bancarella che vendeva freschi mazzetti di sedano, menta e cipolle su una strada fuori Baghdad, dei bambini giocavano su un carro armato iracheno bruciato. Il contatore Geiger del giornalista segnava quasi 1000 volte il livello normale. Gli USA utilizzano proiettili rivestiti con uranio impoverito per penetrare le corazze dei carri armati.
Il 4 agosto, il Seattle Post Intelligencer ha riferito di livelli elevati di radioattività in sei siti da Bassora a Baghdad. Presso un carro armato distrutto vicino a Baghdad c’era 1500 volte il normale livello di radioattività. “Il Pentagono e le Nazioni Unite stimano che USA e Gran Bretagna abbiano utilizzato tra le 1100 e le 2200 tonnellate di proiettili perforanti all’uranio impoverito durante gli attacchi in Iraq di marzo e aprile – molto più delle 375 tonnellate utilizzate nella guerra del golfo del 1991,” scrive il Post Intelligencer.
Il Fred Hutchinson Cancer Research Center di Seattle ha analizzato dei tamponi strofinati su buchi di proiettile dei carri armati iracheni e ha confermato livelli elevati di radioattività.
I gusci molto densi di uranio penetrano facilmente le armature di acciaio e bruciano all’impatto. Le fiamme rilasciano delle particelle microscopiche, radioattive e tossiche, di ossido di uranio, che viaggia col vento e può essere facilmente inalato o ingerito. Esse contaminano inoltre l’ambiente infiltrandosi nel terreno e nelle falde acquifere.
Nel corpo umano, l’uranio impoverito può causare danni agli organi interni sia per la sua tossicità chimica come metallo pesante che per la sua radioattività.
Sottoprodotto altrimenti inutile del processo di arricchimento dell’uranio, l’uranio impoverito attrae i militari grazie al suo basso costo, e spesso è regalato dal governo.
Secondo l’Uranium Medical Research Center, gli effetti tossici e radiologici della contaminazione da uranio possono indebolire il sistema immunitario. Si registrano problemi acuti di respirazione come polmonite, sintomi di influenza e forte tosse, malattie renali e gastrointestinali..
Il Dr. Asaf Durakovic dell’UMRC spiega che i sintomi iniziali sono principalmente neurologici, come mal di testa, debolezza, capogiro e dolori muscolari. Gli effetti a lungo termine sono il cancro e le altre malattie legate alla radioattività come stanchezza cronica, dolori muscolari e alle giunture, irritazioni, danni neurologici e/o nervosi, disturbi all’umore, infezioni, danni a polmoni a reni, problemi alla vista, immunodeficienza e disturbi alla pelle. Aumenta inoltre la possibilità di aborto spontaneo, morte durante il parto e difetti genetici nel nascituro.
Per anni il governo ha descritto la Gulf War Syndrome come un disordine da stress post-traumatico. Veniva definito un problema psicologico o semplicemente come un disturbo con cui misteriosamente non aveva niente a che fare. Allo stesso modo il Pentagono e la Veterans Administration trattarono i problemi di salute dei veterani del Vietnam che furono avvelenati dall’’agente arancio’.
Il governo USA nega che le armi all’uranio impoverito causino malattie. Ma prima della guerra del golfo del 1991, quando le armi all’UI furono utilizzate estensivamente, i rapporti interni dello stesso Pentagono avvertivano che le radiazioni e il metallo pesante delle armi all’UI potevano causare danni a reni, polmoni e fegato e un aumento dei casi si cancro.
Ignorando questi pericoli, il Pentagono ha continuato ad usare queste armi, cosa che gli ha dato un grande vantaggio nelle battaglie tra carri armati. Ma ha negato pubblicamente che l’uso dell’UI sia legato all’incidenza incredibilmente elevata di malattie tra i veterani del golfo.
Oggi il Pentagono gioca un ruolo ancora più ambiguo. Esso insiste nell’affermare che non ci sono problemi medici ‘noti’ connessi all’uranio impoverito. Ma il manuale operativo dell’esercito prevede che chiunque si trovi entro 75 piedi (circa 23 metri) da un’attrezzatura o un terreno contaminato con UI debba indossare una tuta protettiva e una maschera antigas.
Il manuale dice che “la contaminazione rende cibo ed acqua pericolosi al consumo”. Secondo l’Army Environmental Policy Institute, tenere in mano un proiettile esploso all’UI espone una persona a circa 200 rem all’ora, ovvero due volte il limite annuale di esposizione.
Durante i mesi di marzo e aprile le forze USA e britanniche hanno sparato centinaia di migliaia di colpi all’UI in aree urbane densamente abitate. Delle particelle superfini di ossido di uranio sono state sparse dalle tempeste di sabbia. Nonostante ciò il Pentagono rifiuta di individuare, rendere noti e delimitare i luoghi dove l’UI è stato utilizzato. In nessun modo gli iracheni e le forze occupanti possono mantenersi a 75 piedi di distanza o indossare le protezioni con una temperatura di 50 gradi.
L’associazione dei veterani americani della guerra del golfo (AGWVA) riferisce che i veterani colpiti stanno ricevendo cure scarse, se anche che le ricevono, per i loro problemi di salute. “Quando un veterano si ammala, l’espressione ‘malattia misteriosa’ sembra rappresentare la prima e spesso l’unica diagnosi che viene effettuata. Dopodiché i veterani vengono abbandonati a loro stessi, malati e inabili al lavoro, con poche speranze di ritornare a una vita normale.”
Il ministero della salute iracheno ha organizzato due conferenze internazionali per presentare alcuni dati sulla relazione tra l’alta incidenza di cancro e l’uso di armi all’UI. Esso ha esibito rapporti epidemiologici dettagliati e studi statistici. I dati mostravano un aumento di sei volte dei casi di cancro al seno, di cinque volte dei casi di cancro ai polmoni e di sedici volte dei casi di cancro alle ovaie.
A causa della sanzioni USA, dottori e scienziati iracheni non hanno potuto presentare i risultati delle loro ricerche nella maggior parte del mondo.
Doug Rocke della AGWVA, che fu capo del progetto dell’esercito americano sull’UI ed è affetto da problemi respiratori, ha portato avanti delle campagne contro l’uso dell’UI. Secondo Rocke alcuni soldati americani presenti in Iraq presentano già i sintomi caratteristici della Gulf War Syndrome.
Secondo l’AGWVA il Dipartimento della Difesa è in possesso di informazioni su morti ‘misteriose’ di soldati durante l’ultima guerra e sull’emergere di una polmonite misteriosa che ha infettato almeno 100 tra uomini e donne.
Mentre il Regno Unito ha ammesso che i carri armati britannici Challenger hanno esploso circa 1,9 tonnellate di munizioni all’uranio durante le principali operazioni militari di quest’anno in Iraq, gli USA hanno rifiutato di dare informazioni specifiche sul se e sul dove essi hanno utilizzato armi all’UI durante la campagna di quest’anno. Essi inoltre non hanno consentito che un team del Programma Ambientale dell’ONU (UNEP) studiasse l’impatto dell’UI sull’ambiente in Iraq.
Nonostante questo rifiuto, il fatto che gli USA abbiano utilizzato in modo esteso armi che possono sparare munizioni all’UI è di dominio pubblico. Queste includono gli aerei anticarro A-10 Warthog con cannoni da 30 mm che possono sparare fino a 4200 colpi al minuto, le navi AC-130, gli elicotteri Apache e i veicoli da combattimento Bradley, che sparano proiettili anticarro da 105 a 120 mm contenenti UI.
Gli USA hanno seguito la stessa tattica nella guerra dei Balcani. Mentre rivendicano una piena cooperazione con gli studi nei Balcani dell’UNEP, il Pentagono ha comunicato con 16 mesi di ritardo la posizione degli obiettivi. Esso ha fornito delle mappe ingannevoli. Inoltre gli obiettivi di bombe, missili e bombe a grappolo non sono stati comunicati. La NATO ha permesso ad altre dieci squadre di visitare e ripulire i siti prima che partissero le ispezioni ONU.
Washington non ammette ufficialmente di utilizzare UI, né che esso rappresenti un pericolo. Ammettere un inquinamento da radiazioni richiederebbe la ripulitura immediata.
Secondo Alex Kirby, correspondente sull’ambiente di BBC News Online: “Gli USA dicono che non ci sono piani per la rimozione dei detriti rimasti dopo l’uso di armi all’UI, perché le ricerche mostrano che essi non hanno effetti a lungo termine.”
Ma nell’era dell’informazione il Pentagono non può nascondere tutte le prove. (VERO! Pero', per es. puo' impedire all'OMS di fare ricerca in proposito!!!, Ndr) L’esempio dell’Olanda lo dimostra. Nonostante il governo USA abbia negato specificamente di aver usato armi all’UI nei pressi di Al-Samawah, dove le truppe olandesi avrebbero stazionato, una semplice ricerca fatta da alcuni giornalisti su Internet ha dimostrato il contrario.
Il governo olandese, per ottenere l’autorizzazione del parlamento all’invio di truppe in Iraq, ha dipinto la regione di Al-Samawah come un deserto remoto e scarsamente abitato dove non era avvenuto nessun evento di rilievo.
Nella realtà, Al-Samawah è situata strategicamente lungo la strada Bassora-Baghdad e da essa si accede a un ponte sul fiume Eufrate. Nella loro marcia su Baghdad le forze USA hanno incontrato proprio qui una fiera resistenza da parte delle truppe irachene, secondo ufficiali americani. Questo aspetto è stato ben coperto dai giornalisti al seguito dell’esercito.
Ci volle più di una settimana prima che la città e le sue strade fossero ripuliti dall’ultima sacca di resistenza. Circa 112 civili, per lo più abitanti di Al-Samawah, furono uccisi nella battaglia.
Munizioni all’UI furono ampiamente utilizzate nel corso di questa operazione. In un messaggio dal fronte ampiamente distribuito, il sergente di prima classe Cooper riferiva che le armi in dotazione alla 3a fanteria e al 7o cavalleria, sulla strada per Al-Samawah e Najaf, si stavano comportando bene, specialmente le cariche all’UI da 25 mm e i 7,62.
Di grande interesse per i ricercatori su Internet è una lettera inviata da un giovane soldato ai suoi genitori e da essi pubblicata nel bollettino della loro chiesa su Internet. In questa lettera E. Pennell, membro dell’equipaggio di un veicolo da combattimento Bradley del 1o battaglione di fanteria, 41o reggimento, descrive come il suo equipaggio sparava una raffica all’UI da 25 mm avendo incontrato sette soldati iracheni nella città di Al-Samawah.
La lettera di Pernell ha causato preoccupazioni in gruppi come la Federazione Unita del Personale Militare, una specie di sindacato delle truppe olandesi. Essi temono che i suoi membri rischino di contrarre il cancro o altre malattie legate all’esposizione alle munizioni all’UI.
Ufficiali e politici dei paesi imperialisti hanno sempre trattato i soldati di basso rango come carne da macello. Le loro giovani vite sono totalmente spendibili. I popoli occupati o colonizzati non vengono assolutamente presi in considerazione.
Mentre il movimento globale anti-imperialista cresceva di importanza nel corso del secolo scorso, i pianificatori militari hanno fatto grandi sforzi per nascondere il vero prezzo della guerra, specialmente in termini di vite umane. Le quasi 60.000 vittime USA nella guerra del Vietnam fecero sì che nascesse un imponente movimento antiguerra. Questa volta, già prima che le vittime USA avessero raggiunto il numero di 100, il movimento ‘riportate a casa i ragazzi’ era già in piena attività.
Questo nuovo movimento deve esigere un resoconto veritiero sull’enorme costo umano della guerra. L’impatto sulla salute e sul futuro non solo delle truppe USA, ma anche dei milioni di persone in Iraq, deve essere una delle richieste.
Un crescente movimento internazionale deve richiedere un pieno indennizzo per il popolo iracheno. La ripulitura delle scorie tossiche e radioattive è nell’interesse di tutti i popoli della regione. Il costo della guerra deve essere calcolato in termini di programmi sociali in bancarotta qui negli USA e di salute di tutte le persone che erano nella regione durante la guerra e che ci saranno nei prossimi anni.
Sara Flounders è codirettrice dell’International Action Center e coordinatrice del progetto di educazione sull’uranio impoverito. Essa è editrice e coautrice del libro “Metal of Dishonor: Depleted Uranium”, ed ha contribuito alla produzione di un video con lo stesso nome. L’IAC ha contribuito ad organizzare uno sforzo internazionale per portare il problema dell’uranio impoverito di fronte alla Commissione per i Diritti Umani a Ginevra e ha aiutato a misurare i livelli di radiazione in Iraq prima della guerra del 2003.
Tradotto da Marco Fiocco per Nuovi Mondi Media
Fonte: http://globalresearch.ca/articles/FLO308B.html
mandato da Ivan Ingrilli il Mercoledì Settembre 3 2003
aggiornato il Sabato Settembre 24 2005URL of this article:
http://www.newmediaexplorer.org/ivaningrilli/2003/09/03/uranio_impoverito_meglio_del_viagra.htm
Related ArticlesAnidrite Carbonica, Bush: inquinamento? Marlboro!
di Andrew Gumbel (tradotto da Barbara Cantelli per Nuovi Mondi Media)L’Amministrazione Bush ha decretato che l’anidride carbonica emessa dalle industrie, causa principale del riscaldamento globale, non è inquinante.[Quando ci libereremo di questi cialtroni criminali che sostengono di proteggere la nostra salute, sicurezza, "democraxia" e liberta'? non ne abbiamo ancora abbastanza? Quante umiliazioni il nostro intelletto dovra' subire ancora per riscattare la sua dignita'? Parliamo di conseguenze globali che riguardano... [continua a leggere]
Settembre 3, 2003 - Ivan IngrilliFluoro: controllo mentale delle masse.
Uno studio pubblicato in questi giorni parla della diminuizione del QI nei bambini relativo all'assunzione di fluoro. Di seguito un bellissimo articolo riportante alcuni dati storici e i prodotti nella quale viene impiegato il fluoro: ponete attenzione per QUALI prodotti viene utilizzato e soprattutto per il tipo di UTILIZZO che hanno tali prodotti. Chi ci guadagna dal mito del fluoro? Spunta di nuovo la IG-FARBEN, che rientri tutto nel grande... [continua a leggere]
Agosto 30, 2003 - Ivan IngrilliStudi associano i pesticidi al cancro alla prostata
Belgio - ricercatori, dopo aver analizzato gli studi che associavano il cancro alla prostata e l'esposizione ai pesticidi, hanno concluso che di fatto l'esposizione lavorativa aumenta il rischio di contrarre la malattia. Sono coinvolti 22 studi epidemiologici pubblicati sulla rivista "Occupational and Environmental Medicine" tra il 1995 e il 2001. Gli studi evidenziavano uniformemente che gli uomini soggetti all'esposizione dei pesticidi per cause lavorative aveva il 13% di possibilita' in... [continua a leggere]
Agosto 26, 2003 - Ivan Ingrilli
Il Corpo E' L'Arco, La Mente E' La Freccia, TU Sei Il Bersaglio |
||
This work is licensed under a Creative Commons License.
Questo sito contiene idee, fatti e ricerche scientifiche controverse che potrebbero essere offensive per alcune persone ben educate. E' suggerita la supervisione dei genitori.
Gli scritti hanno solamente un intento informativo ed educativo. Consultare il proprio medico prima di utilizzare qualsiasi informazione trovata su questo sito. Qualsiasi materiale sotto copyright viene utilizzato senza nessun fine commerciale. Prosit. Amen.