Aids: non e' una malattia infettiva.
 
CategoriesL'AIDS NON E' UNA MALATTIA INFETTIVA
Traduzione parziale del documento originale "The AIDS Dilemma: drug diseases blamed on a passenger virus" by Peter Duesberg & David Rasnick - Genetica 104: 85-132. 1998Abstract
Almost two decades of unprecedented efforts in research costing US taxpayers over $50 billion have failed to defeat Acquired Immune Deficiency Syndrome (AIDS) and have failed to explain the chronology and epidemiology of AIDS in America and Europe. The failure to cure AIDS is so complete that the largest American AIDS foundation is even exploiting it for fundraising: 'Latest AIDS statistics 0,000,000 cured. Support a cure, support AMFAR.' The scientific basis of all these unsuccessful efforts has been the hypothesis that AIDS is caused by a sexually transmitted virus, termed Human immunodeficiency virus (HIV), and that this viral immunodeficiency manifests in 30 previously known microbial and non-microbial AIDS diseases
Di seguito una parsiale traduzione a cura dell'amico Corrado Penna, autore di una traduzione alternativa, disponibile on-line, "E se tutto quello che pensavi di sapere sull'AIDS fosse sbagliato?" di Christine Maggiore e pubblicato dalla MacroEdizioni.
The AIDS Dilemma: drug diseases blamed on a passenger virus
traduzione di Corrado Penna
Quasi due decadi di sforzi senza precedenti nella ricerca che costano ai contribuenti degli Stati Uniti 50 miliardi di dollari non sono riusciti a sconfiggere la "Sindrome da immunodeficienza acquisita" (AIDS) e non sono riusciti a spiegare la cronologia e l'epidemiologia dell'AIDS in America ed Europa. Il fallimento della cura dell'AIDS è così completo che la più grande fondazione americana per la cura dell'AIDS (AMFAR, fondazione amerciana per la ricerca sull'AIDS) sta persino sfruttando tale fallimento per raccogliere soldi.
'Le ultime statistiche sull'AIDS 0.000.000 persone curate. Supporta la cura, supporta AMFAR' è la loro pubblicità. La base scientifica di tutti questi sforzi senza alcun successo è stata la ipotesi che l'AIDS è causato da un virus trasmissibile sessualmente, denominato virus dell'immunodeficienza umana (HIV), e che questa immunodeficienza si manifesti sotto la forma di 30 già note malattie microbiche e non micorbiche che formano il quadro clinico dell'AIDS.
Per sviluppare un'ipotesi che spieghi l'AIDS abbiamo considerato dieci fatti rilevanti che i pazienti Americani ed Europei sofferenti di AIDS hanno o non hanno in comune:
(1) L'AIDS non è contagioso. Per esempio, nemmeno una persona che lavoro nell'ambito della sanità ha contratto l'AIDS da uno degli oltre 800,000 pazienti sofferenti di AIDS in Amercia e in Europa.
(2) L'AIDS è fortemente selettiva e non casuale riguardo al sesso (86% di pazienti maschi); orientamento sessuale (più del 60% di omossessuali) ed età (85% sono in età fra i 25 e i 49 anni).
(3) Dall'inizio della sua manifestazione nel 1980, il numero delle persone che hanno sviluppato l'AIDS è aumentato in maniera non esponenziale, come qualsiasi altra malattia dipendente dallo stile di vita.
(4) Quella che viene detta epidemia di AIDS si suddivide in differenti sub-pidemie con particolari malattie che ne definiscono il quadro clinico. Per esempio, solo i maschi omosessuali hanno il sarcoma di Kaposi.
(5) I pazienti spesso non hanno in comune neanche una delle 30 malattie che definisco l'AIDS, nemmeno l'immunodeficienza. Per esempio il sarcoma di Kaposi, la demenza e la perdita di peso possono anche presentarsi senza che vi sia immunodeficienza. Quindi non esiste una malattia specifica dell'AIDS.
(6) Le persone che sviluppano l'AIDS hanno in comune la presenza di anticorpi contro l'HIV solo per definizione e non per una naturale coincidenza. Chi soffre delle stesse patologie ma risulta sieronegativo si dice che soffre di un'altra sindrome o che soffre delle singole malattie che ne definiscono il quadro clinico. In parole povere a parità di sintomatologia e di quadro clinico la medicina ti etichetta come sofferente di AIDS se sei sieropositivo, come sofferente di qualcos'altro se sei sieronegativo.
(7) Il consumo di droghe ad uso ricreativo è un comune denominatore per oltre il 95% di tutti i pazienti Americani ed Europei, omosessuali maschi inclusi.
(8) Un uso continuato di farmaci anti-HIV inevitabilmente tossici, come l'AZT (che blocca la costituzione delle catene degli acidi nucleici) è un altro comune denominatore per i pazienti di AIDS.
(9) L'HIV si dimostra un surrogato ideale per contrassegmare l'uso di droghe ricreative e di farmaci tossici. Dato che il virus è molto raro fra la popolazione europea ed americana (oltre il 0.3%) e difficilmente trasmissibile sessulmente, solo quelli che iniettano droghe in condizione di promiscuità, o hanno 1000 contatti sessuali (spesso mediati dalla droga) possono verosimilmente diventare sieropositivi.
(10) La vasta letteratura sull'AIDS non può offrire nemmeno un gruppo statisticamente significativo di pazienti che non usano droghe o farmaci altamente tossici nè in America nè in Europe.
In view of this, we propose that the long-term consumption of recreational drugs (such as cocaine, heroin, nitrite inhalants, and amphetamines) and prescriptions of DNA chain-terminating and other anti-HIV drugs, cause all AIDS diseases in America and Europe that exceed their long-established, national backgrounds, i.e. >95%. Chemically distinct drugs cause distinct AIDS-defining diseases; for example, nitrite inhalants cause Kaposi's sarcoma, cocaine causes weight loss, and AZT causes immunodeficiency, lymphoma, muscle atrophy, and dementia. The drug hypothesis predicts that AIDS:
(1) is non-contagious;
(2) is non-random, because 85% of AIDS causing drugs are used by males, particularly sexually active homosexuals between 25 and 49 years of age, and
(3) would follow the drug epidemics chronologically.
Indeed, AIDS has increased from negligible numbers in the early 1980s to about 80,000 annual cases in the early '90s and has since declined to about 50,000 cases (US figures). In the same period, recreational drug users have increased from negligible numbers to millions by the late 1980s, and have since decreased possibly twofold. However, AIDS has declined less because since 1987 increasing numbers of mostly healthy, HIV-positive people, currently about 200,000, use anti-HIV drugs that cause AIDS and other diseases. At least 64 scientific studies, government legislation, and non-scientific reports document that recreational drugs cause AIDS and other diseases. Likewise, the AIDS literature, the drug manufacturers, and non-scientific reports confirm that anti-HIV drugs cause AIDS and other diseases in humans and animals. In sum, the AIDS dilemma could be solved by banning anti-HIV drugs, and by pointing out that drugs cause AIDS –modeled on the successful anti-smoking campaign.
An unflinching determination to take the whole evidence into account is the only method of preservation against the fluctuating extremes of fashionable opinion.
Alfred North Whitehead (1861-1947)
(Whitehead, 1967).
LEGGI ANCHE: Aids - Business Pharmapolitico
mandato da Ivan Ingrilli il Giovedì Settembre 18 2003
aggiornato il Sabato Settembre 24 2005URL of this article:
http://www.newmediaexplorer.org/ivaningrilli/2003/09/18/aids_non_e_una_malattia_infettiva.htm
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