Terrorismo di stato o stato di terrorismo?

 

 

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Globalizzazione e lobbying

Il clima di paura, tensione, shock che i nostri governi hanno creato serve a diminuire le liberta' individuali di ogniuno di noi, serve a mettere in atto leggi e situazioni che tendono a concentrare sempre piu' il potere - mediatico, politico, economico e quant'altro - nelle mani di pochi. Serve, in definitiva, a far accettare alle masse situazioni che in un clima di pace e serenita' non sarebbero mai accettate. Vediamo questo in America - con le varie rivisitazioni del Patrioct Act - ma e' anche in Italia e negli altri paesi con leggi che offendono il buon senso e l'intelletto umano. Inoltre, grazie ai vari personaggi come il nostro presidente del consiglio si ha il totale degrado del "concetto politico", cosi' come quello della cultura, del giornalismo etc..
Ma chi sono realmente tutti questi personaggi che ci impongono i loro "concetti"? La loro moralita' e' cosi' alta da potersi permettere di puntare il dito contro i "cattivi", istruendo e bacchettando gli individui contro "la cultura dello sballo"?, come dice il vice-premier Fini parlando di droga, argomento della quale ha dimostrato di non conoscere nulla continuando a parlare di dati scientifici che solo lui sa' dove prende o chi li finanzia.
Questa sensazione di incertezza creato dalle discussioni sterili e contraddittorie dei personaggi pubblici e la paura distillata a colpi di telegiornali sempre piu' violenti e in stile telenovelas serve ad attuare il controllo sulle persone.

Di seguito il resoconto della puntata di ieri sera di Report Rai. Puntata del 23 settembre 2003
L'ALTRO TERRORISMO
di Paolo Barnard, Giorgio Fornoni

Chi si assume l'onere di combattere una Guerra al Terrorismo su scala mondiale deve innanzi tutto possedere requisiti morali ineccepibili, che sono i cardini della credibilità pubblica dell'intera azione.
Moralità significa, riconoscere tutti i terrorismi e punire tutti i terroristi.
Nella puntata "L'Altro terrorismo" emerge che le tre nazioni oggi alla guida della guerra al terrore, Stati Uniti, Gran Bretagna e Russia, sono colpevoli di uso del terrorismo e inoltre applicano un sistema di due pesi e due misure per cui mentre pretendono di punire i terroristi loro nemici con azioni di guerra globale, si riservano il diritto di proteggere e negare alla giustizia i propri terroristi. Paolo Barnard e Giorgio Fornoni, autori dell'inchiesta, dimostrano questa controversa tesi con prove documentali, tratte dagli archivi segreti di Stato americani, britannici e russi, dagli archivi della CIA e da testimonianze inedite. Queste stesse nazioni democratiche hanno pubblicato manuali per torturatori e assassini, ordinato ai loro agenti di ammazzare giudici, funzionari di Stato o insegnanti, hanno pianificato di affondare navi di civili, hanno, per esempio, addestrato, armato e protetto i terroristi responsabili del massacro di 400 bambini e 800 donne in Salvador. Viene rivelato che il più grande campo d'addestramento per terroristi del mondo si trova proprio negli Stati Uniti, ed è gestito dall'esercito americano, e che Orlando Bosch, considerato dall'FBI "terrorista abominevole e senza pietà per la vita umana" vive libero, e protetto a Miami. Per alcuni di questi crimini, gli Stati Uniti furono condannati per "Terrorismo" dal più alto tribunale mondiale, la Corte di Giustizia dell'Aia, ma ignorarono la sentenza. Infine, testimoni e documenti dimostrano l’intenzionale sterminio dei civili ceceni ad opera dell'esercito di Mosca in una campagna di terrore. Ma al contrario di quel che avvenne nei Balcani, hanno ottenuto l'approvazione incondizionata di Stati Uniti e Gran Bretagna.
Ci si chiede se una guerra al terrore condotta con una doppia moralità sia destinata al successo o al fallimento.
REPORT

 

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mandato da Ivan Ingrilli il Mercoledì Settembre 24 2003
aggiornato il Sabato Settembre 24 2005

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