Il "fumo" rende pazzi, criminali, e lussuriosi: iniziava così, nell'America degli anni 30, la campagna terroristica contro la canapa. Seguiranno altri capi d'accusa: sindrome amotivazionale, perdita di memoria, droga di passaggio all'eroina, schizofrenia: tutti provati «scientificamente», si diceva. Nel 1970 il congresso Usa incaricò una commissione di esperti, presieduta dal senatore Shafer, di eseguire la prima revisione scientifica. Giungendo alla conclusione che la marijuana non rappresentava una minaccia seria alla salute pubblica, e che lo era molto di più la politica di proibizione. Da allora, l'istituto "scientifico" sulla droga, il Nida, ha speso milioni e milioni di dollari all‚anno finanziando ricerche al solo scopo di provare il danno della canapa. Col risultato che, nel 2002, il rapporto di cinque ministri della sanità europei e quello del senato canadese riconfermavano il verdetto della commissione Shafer. Oggi siamo daccapo: riparte la scienza del terrore, a rimorchio della campagna di Fini. «La scienza è diventata un'arma della propaganda politica» scriveva, ahimè trent'anni fa, il rapporto Shafer! (fonte: Fuoriluogo.it Newsletter - Anno IV Numero 19 Lunedì 13 ottobre 2003)
Gia', la scienza e' diventata un'arma della propaganda politica, ma non solo. La scienza e la ricerca sono oramai quasi completamente "gestite" delle multinazionali e gli organi istituzionali che a loro volta controllano media e cultura. Il gioco e' fatto. Assistiamo sempre piu' spesso a invasioni delle nostre liberta' personali e di scelta grazie a leggi e disposizioni che, governate e "provate" dalla scienza di propaganda, danneggiano la salute o ancora piu' subdolamente rendono difficile il prendersi cura di se'. Questo e' lo scotto da pagare della "medicalizzazione di massa" oramai palesemente visibile.
Cosi', mentre i numeri delle statistiche di morti, di effetti iatrogenici, nonche' delle prescrizioni e interventi "inutili" e la medicina ufficiale ci presentano una situazione disastrosa e allarmante, si continuano ad attaccare e diffamare a colpi di propaganda l'uso e la vendita di vitamine e minerali e altri elementi essenziali, capaci di portare significativi miglioramenti alla salute generale dell'individuo, si continuano a promuovere pratiche come le vaccinazioni a scopo "preventivo". LA PREVENZIONE TROVA LA SUA UNICA E MASSIMA ESPRESSIONE NELLA NUTRIZIONE E NELL'ELIMINAZIONE DI "SOSTANZE E SITUAZIONI DANNOSE", la vaccinazione, oltre ad essere una pratica debilitante, si basa su delle teorie scientifiche da tempo confutabili e confutate. Vietare e limitare l'uso e il consumo dei nutrienti ricorda molto i meccanismi che muovono il PROIBIZIONISMO. Cosi', come gli "alimenti" vengono boicottati e "demonizzati", la canapa e la storica vittima delle dinamiche proibizionistiche. Sono molteplici gli impieghi medici dei suoi principi attivi e nonostante crei molti meno problemi dell'alcool liberamente venduto e non crei problemi di dipendenza il suo utilizzo e' vietato.
Gli "esperti" dicono che e' pericolosa. Gli esperti dicono che e' la cannabis da dipendenza, che puo' portare a fare uso di eroina, eliminando inoltre le differenze tra "droghe pesanti e leggere". Questo e' il classico esempio di come la scienza sia facilmente utilizzabile, grazie a fenomeni di lobbyng nostrani, a fini propagandistici. Gli studi medico-scientificho che parlano dei suoi effetti benefici vengono deliberatamente ignorati e accantonati per dare spazio alla scienza degli esperti. Gli esperti che ci parlano tramite i "media ufficiali" che hanno ancora il coraggio di asserire di fare informazione.
Se esistono medici, scienziati e ricercatori che vanno contro quella che viene definita SCIENZA confutando la maggior parte delle teorie ufficiali che ci governano (casi come: aids, vaccini, elettromagnetismo, OGM, cancro, etc..) e noi non li abbiamo mai visti in TV o su una testata giornalistica, come facciamo a credere nell'INFORMAZIONE? Dov'e' il dibattito scientifico? perche' devo essere io, un comune cittadino, a sollevare queste questioni? Stiamo parlando di cose che coinvolgono la salute e la vita di milioni di persone eppure non una parola...
Vogliono irrigidire le leggi legate al consumo della cannabis perche' crea tossicodipendenza ed e' pericolosa per i nostri ragazzi. Di cannabis non e' mai morto nessuno. Di alcool e farmaci si. La cannabis, anche se ci viene detto il contrario, non crea nessuna dipendenza, l'alcool e i farmaci si. Vogliono eliminare la droga dalle scuole... e ci vogliono "inserire" i psicofarmaci, droghe molto piu' pericolose della canapa.
Ci insegnano che non c'e' differenza tra droghe pesanti e droghe leggere eppure non riesco a comprendere come sia possibile dire che l'eroina e la cannabis siano la stessa cosa. Non capisco come sia possibile vendere facilmente farmaci come il Ritalin per i bambini(!!) quando tra le sue controindicazioni ci sono la psicosi, iperattivita' (che dovrebbe curare), allucinazioni, ritardo della crescita e udite udite, TOSSICODIPENDENZA! Come e' possibile che io riceva OGNI GIORNO nella mia casella di posta e-mail per la vendita del Prozac (le ricevete anche voi vero?, insieme a quelle del Viagra, ovviamente!) e che in Florida le multinazionali possano spedirne campioni gratuiti ai suoi residenti senza nessuna richiesta preventiva???
Io non ci capisco piu' niente, li dove si dovrebbe URGENTEMENTE intervenire non si interviene e oltre a non fare nulla, non se ne parla proprio, mentre dove non ce ne e' nessuna necessita', se non per le tasche e le posizioni di potere dei soliti noti, si interviete creando danni per la societa' intera. Viviamo in un mondo malato e devastato dalle guerre eppure il genocidio del Business farmaceutico della malattia, uno dei principali motivi di questa situazione, non viene analizzato a sufficienza, anzi, non viene analizzato proprio.
Perche' vitamine, minerali e piante come la cannabis, che oltre ad avere proprieta' benefiche, non hanno mai ucciso nessuno vengono proibite e "demonizzate", mentre le vendita di droghe molto piu' pericolose e PESANTI vengono vendute all'acqua di rose? Per quanto tempo e con quale coraggio continuerete a provocare la nostra intelligenza con la scusa della protezione dei consumatori e dei cittadini? L'unico modo per prendersi cura della salute e' prendersi cura della propria salute con responsabilita' e con ben in testa che il nostro corpo e' una "macchina" con i suoi processi, unica e irripetibile.
Di seguito un po' di informazioni relative ad alcune droghe molto pesanti, dagli spaventosi effetti collaterali e prescritte con totale superficialita' per curare non si e' ancora capito bene quale malattia mentale.
INDICAZIONI Disturbo da deficit di attenzione/iperattivita' Narcolessia
[...]
CONTROINDICAZIONI E AVVERTENZE Psicosi. Uso contemporaneo o recente di IMAO. Tossicodipendenza.
Utilizzate con cautela in caso di crisi convulsive non controllate, tic gravi, ansia, distrurbi cardiovascolari, distrurbo pervasivo della sviluppo.
[...]
EFFETTI INDESIDERATI
Insonnia, ansia, disforia, diminuzione dell'appetito, ritardo di crescita, cefalea, dolore addominale (di solito transitorio), tic, Ipertensione, tachicardia, palpitazioni, allucinazioni, psicosi a contenuto persecutorio e iperattivita' di rimbalzo possono manifestarsi dopo ongi somministrazione. (La dipendenza non sembra essere un problema nel trattamento dell'iperattivita').
AVVELENAMENTO E INTOSSICAZIONE L'intossicazione acuta provoca agitazione, tremori, aumento dei riflessi, contrazioni muscolari, iperpiressia, tachicardia, crisi convulsive, allucinazioni, delirio, sudorazione, vampate di calore, cefalea, aritmie, ipertensione. Non esiste antidoto. In presenza di intossicazione severa sono necessarie cure intensive per il mantenimento delle funzioni vitali; trattare le crisi convulsive con benzodiazepine, se persistono somministrare fenobarbital; l'iperpiressia puo' richiede procedure di raffreddamento esterno.
[...]
INIBITORI SELETTIVI DELLA RICAPTAZIONE DELLA SEROTONINA Citalopram, escitalopram, fluoxetina, fluvoxamina, paroxetina e sertralina inibiscono selettivamente la ricaptazione della serotonina (5-idrossitriptamina, 5-HT)e vengono definiti inibitori selettivi della serotonina (SSRI). Per considerazioni generali sulla gestione della depressione e sul confronto tra triciclici e antidepressivi correlati e SSRI e antidepressivi correlati.
AVVERTENZE Gli SSRI dovrebbero essere utilizzati con cautela in caso di pazienti affetti da epilessia (evitare il trattamento se il controllo e' scarso, sospenderlo se compaiono convulsioni), terapia elettroconvulsiva concomitante (con la fluoxetina sono state segnalate crisi epilettiche prolungate), anamnesi positiva per mania, disturbi cardiaci, diabete mellito, glaucoma ad angolo chiuso, impiego contemporaneo di farmaci che aumentano il rischio di disturbi emorragici, storia di distrurbi emoraggici (soprattutto sanguinamenti gastrointestinali), insufficienza epatica e renale, gravidanza e allattamento. Gli SSRI posson anche alterare l'esecuzione di compiti complessi (per esempio la guida). Evitare la sospensione brusca degli SSRI (associata a cefalea, nausea, parestesie, barcollamenti e ansia);
[...]
CONTROINDICAZIONI Gli SSRI non dovrebbero essere usati se il paziente sta entrando in una fase maniacale.
EFFETTI INDESIDERATI DEGLI SSRI Gli SSRI sono considerati meno sedativi e sono caratterizzati da un minor numero di effetti antimuscarinici e cardiovascolari rispetto agli antidepressivi triciclici. Gli effetti collaterali degli SSRI comprendono disturbi gastrointestinali (dipendenti dalla dose; piuttosto comini, includono nausea, nausea dispepsia, dolore addominale, diarrea, stitichezza), anoressia con perdita di peso (sono stati segnalati anche aumento dell'appetito e aumento di peso con il citalopram) e razioni da ipersensibilita' (prendere in considerazione l'interruzione del trattamento - probabili gravi reazioni sistemiche, associabili a vasculiti), orticaria, angiodema, anafilassi, artralgie, mialgie e fotosensibilita'; altri effetti collaterali includono secchezza delle fauci, irritabilita' ansia, cefale, insonnia, tremore, barcollamento, astenia, allucinazioni, sonnolenza, convulsioni, galattorea, disfunzioni sessuali, sudorazione, ipomania o mania, distrurbi motori e discinesie, iponatriemia (puo' essere determinata da un'inadeguata secrezione di ormone antidiuretico) e disturbi della coagulazione con ecchimosi e porpora, in particolare con fluoxetina, ma non e' stato stabilito un rapporto di causa ed effetto.
FARMACI ANTIPSICOTICI
EFFETTI INDESIDERATI I sintomi extrapiramidali sono i piu' fastidiosi. Sono causati molto spesso dalle fenotiazine con struttura piperazinica (flufenazina, perfenazina, proclorperazina, e trifluoperazina), dai butirrofenomi (benperidolo e aloperidolo) e dalle preparazioni depot. Si riconoscono facilmente, ma non possono essere previsti con precisione perche' dipendono in parte dalle dosi e, in parte, dal tipo di farmaco e dalla sensibilita' del paziente. I sintomi extrapiramidali consistono in:
- sintomi parkinsoniani (che includono il tremore), piu' comune in adulti e anziani, che possono insorgere gradualmente; - distonia (movimenti anomali del viso e del corpo) e discinesia; - acatisia (irrequietezza motoria) che di norma compare dopo una dose iniziale alta e che puo' somigliare all'esacerbazione della malattia che si sta' trattando; - discinisia tardiva (movimenti ritmici involontari della lingua, della faccia e della mandibola) che di solito si sviluppa con terapie a lungo termine o con alte dosi, ma che puo' comparire con dosi basse a breve termine - una discinesia tardiva di breve termine puo' comparire dopo la sospensione del trattamento.
Se si sospende il farmaco si ha una remissione dei sintomi parkinsoniani. Inoltre possono essere soppressi attraverso la somministrazione di farmaci antimuscarici. La somministrazione routinaria di questi farmaci non e' giustificata perche' non tutti i pazienti sono colpiti dai distrurbi e perche' gli antimuscarinici possono smascherare o peggiorare la discinesia tardiva.
La discinesia tardiva constituisce un'evidenza molto preoccupante in quanto puo' essere irreversibile alla sospensione della terapia e il trattamento risulta poco efficace. Tuttavia alcuni produttori suggeriscono che la sospensione del farmaco ai primi segni di discinesia tardiva (movimenti vermicolari fini della lingua) puo' fermare il suo sviluppo. Questo effetto indesiderato insorge piuttosto spesso (in particolare negli anziani) e il trattamento di tali pazienti deve essere riesaminato con cura e regolarita'. L'ipotensione e l'alterazione della termoregolazione sono effetti indesiderati legati alla dose e, negli anziani, sono responsabili di cadute pericolose e di ipotermia ipertermia negli anziani. La sindrome maligna da neurolettici (ipertermia, fluttuazione del livello di coscienza, rigidita' muscolare e disfunzioni del sistema nervoso autonomo con pallore, tachicardia, instabilita' della pressione arteriosa, sudorazione e incontinenza urinaria) e' un effetto collaterale di alcuni farmaci, raro, ma potenzialmente fatale. E' essenziale sospendere la terapia farmacologica in quanto non esiste un trattamento di efficacia provata, benche' siano stati utilizzati la bromocriptina e il dantrolene o l'ipotermia indotta. La sindrome, che di solito ha una durata di 5-7 giorni dopo la sospensione del farmaco, puo' essere anche piu' lunga qualora sia stata utilizzata una preparazione depot. Altri effetti indesiderati comprendono sonnolenza; apatia; agitazione, eccitamento e insonnia; convulsioni; barcollamento; cefalea; confusione; disturbi gastrointestinali; congestione nasale; sintomi antimuscarinici (quale secchezza delle fauci, stitichezza, difficolta' a urinare e visione offuscata); sintomi cardiovascolari (come ipotensione, tachicardia e aritmia); alterazioni elettrocardiografiche (segnalati casi di morte improvvisa); effetti endocrini tra cui distrurbi mestruali, galattorrea, ginecomastia, impotenza e aumento di peso; discrasie ematiche (agranulocitosi e leucocitosi), fotosensibilizzazione, sensibilizzazione da contatto e rash, ittero (anche colestatico); opacita' corneale e lenticolare e pigmentazione purpurea della cute, cornea, congiuntive e retina.
mandato da Ivan Ingrilli il Venerdì Ottobre 31 2003
aggiornato il Sabato Settembre 24 2005
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Readers' Comments
Se questa è informazione...Cicciolina è vergine!
Mandato da: Squalo il Ottobre 31, 2003
ops. ho commesso un errore a postare. SCUSATE.
kurt
Mandato da: il Ottobre 31, 2003
ops. ho commesso un errore a postare. SCUSATE.
kurt
Mandato da: Ivan il Ottobre 31, 2003
La cannabis non ha mai ucciso nessuno...bene, ma vediamo cosa è in grado però di fare.
RICERCHE E STUDI SCIENTIFICI DOCUMENTANO I DANNI DELLA MARIJUANA
Il principio attivo ha gli stessi effetti neurologici della cocaina. Danneggia i tessuti cerebrali
di Antonella Fiori
I fumatori di marijuana? "Stanno facendo saltare i loro cervelli". La depenalizzazione della droga? "Fondata sulla più grande leggenda: pensare che la cannabis sia innocua". La miccia l'ha innescata Susan Greenfield, titolare della cattedra di Farmacologia Sinaptica della Oxford Unìversity, autrice di 150 pubblicazioni nel campo sulle riviste scientifiche internazionali più prestigio-se, e membro non politico della Camera dei Lord inglese. Greenfield prende la parola per bocciare dagli scranni della Oxford University quella che lei chiama ((l'idea tossica" del governo di Tony Blair: degradare la marijuana a droga a basso rischio in modo che il suo uso e possesso non sia più motivo di arresto. La definisce "una follia>'. E spiega: "La marijuana ha un suo recettore nel cervello e si inserisce in delicatissimi meccanismi neurochimici alla base delle funzioni cognitive. In più, crea dipendenza psichica. I consumatori di cannabis devono assumere quantità sempre maggiori per raggiungere gli effetti desiderati. Risultato: il 10 per cento non riesce a smettere, anche se vorrebbe".
Il membro della Camera dei Lord riassume così i risultati di parecchi studi recenti sugli effetti neurologici della cannabis. In particolare, i lavori più importanti portano la firma di Steven Goldberg e Gigi Tanda del Nida, l'Istituto nazionale sull'abuso di droga americano, del cagliaritano Gaetano Di Chiara e di Beat Lutz del Max Planck of Psychiatric di Monaco. La ricerca del massimo istituto americano di studi sulla droga, pubblicata pochi mesi fa su "Nature Neuroscience", ha dimostrato che il principio della cannabis, il Delta 9 tetraidrocannabinolo, (Thc), ha gli stessi effetti neurologici della cocaina. Ovvero produce delle precise modificazioni cerebrali, il che sembra confermato dallo studio tedesco pubblicato sull'ultimo numero di "Nature". Beat Lutz e i suoi collaboratori hanno infatti visto cosa accade stimolando due batterie di topi: un gruppo modificato geneticamente in modo da non avere il recettore cerebrale del cannabinoide (ovvero ad esservi insensibile) e un altro senza questa modifica genetica. Osservando le reazioni dei topi modificati e di quelli normali, i ricercatori tedeschi hanno dimostrato che il Thc e molecole simili sono capaci di spazzare via dal cervello memorie sgradevoli agendo proprio sui recettori della cannabis. Anche se Lutz suggerisce che questa scoperta può aprire la strada alla formulazione di farmaci ansiolitici, l'immediata conseguenza del lavoro è l'osservazione di come i cannabinoidi abbiano un'azione neurologica creando un mondo psicologico parallelo e innaturale di sensazioni, emozioni, memorie.
"Se si vuol capire quali sono gli effetti della marijuana sul nostro cervello, basta andare a vedere come sono distribuiti i suoi recettori, concentrati nelle parti limbiche dove hanno sede le emozioni e le funzioni cognitive", spiega Gaetano Di Chiara, ordinario di farmacologia dell'università di Cagliari, presidente del Fens, Federazione europea delle società di neuroscienza. Di Chiara studia da sempre il problema e ha scritto una serie di studi pubblicati da "Nature" e "Science", l'ultimo qualche mese fa, dove ha dimostrato che il principio attivo della cannabis, il Thc, ha la capacità (come i pnncipi attivi delle droghe più pesanti, compresa l'eroina e la cocaina) di aumentare i livelli di una sostanza chimica, la dopamina, che serve per trasmettere le informazioni tra le cellule cerebrali. "Il Thc," aggiunge, " attraverso questa proprietà provoca dipendenza in individui che ne facciano uso ripetuto. La prova è che ad Amsterdam, nelle numerose cliniche di disintossicazione da cannabis, i medici riportano numerosi casi di dipendenza".
Annota il farmacologo: "La marijuana incide in maniera profonda nelle funzioni che noi consideriamo squisitamente umane". Come a dire che modifica radicalmente l'azione del nostro cervello facendoci agire diversamente da come faremmo senza averla assunta. E, aggiunge Di Chiara: "Considerarla innocua in nome di un'idea di libertà, significa abdicare al nostro stesso libero arbitrio". Insomma gli studi neurologici ci impongono di rivedere il vecchio tabù della sinistra che ha regalato alla "maria" la patina di droga libertaria e non dannosa. Ma, avverte Gabriella Zorzi, pedagogista trainer del Maya Liebl Institute, con sedi a Livorno e Washington Dc, autrice del saggio "Universi Diversi" (Belforte editore):
"Bisogna guardarsi dalla parola leggere come da un silenziatore che davanti a una rivoltella, attutisce solo il fragore. L'effetto, più lento e subdolo, arriva puntuale". E non riguarda solo pochi reduci degli anni Settanta. Anzi. L'ultima indagine Espad (European School Survev Project on Alchool and Other Drugs) fatta in 250 scuole fra la popolazione degli istituti secondari italiani, nella fascia d'età 15-19 anni ha registrato nel 2001 un abbassamento ulteriore dell'età della prima iniziazione alla droga: 11 anni. In aumento, invece, nei ragazzi delle scuole medie superiori, la percentuale di chi ha consumato marijuana almeno una volta in vita sua: dal 25 per cento del 1995 al 32,7 del 2001: praticamente un terzo della popolazione giovanile.
Ma il dato che conferma la rilevanza del fenomeno emerge da un'altra indagine, la prima effettuata in Italia nella popolazione generale che ha interessato la fascia d'età tra i 15 e 44 anni. I risultati contenuti nella relazione annuale presentata lo scorso mese al Parlamento sullo stato delle tossicodipendenze, indicano che il 28 per cento degli italiani tra i 15 e 44 anni dichiara di aver fatto uso, almeno una volta nella vita, di cannabis. In particolare, colpisce il fatto che tra i 15 e 24 anni il 12,7 per cento dei maschi (1 maschio su 8) e il 9, 2 delle femmine (1 su 11) affermi di aver fumato almeno tino spinello negli ultimi 30 giorni. Un fenomeno, quello dell'abuso di cannabis, che da anni ha anche una rilevanza psichiatrica. "Il fatto è che la marijuana amplifica in modo smisurato nella struttura psichica stati emotivi non controllati che vanno contro un proprio sentire": spiega lo psichiatra Giovanni Castellano, coordinatore negli anni Ottanta di un progetto poliennale per prevenzione delle tossicodipendenze per conto dei provveditorati agli studi in scuole di vari ordine e grado. "La percezione del vivere non è più reale, ma non per via delle allucinazioni. Ma perché non corrisponde più all'assetto interno della personalità". Risultato: in presenza di una difficoltà esistenziale chi ha fatto uso di droghe, compresa la cannabis, invece di reagire o accettare la sofferenza, prende la scorciatoia. La denuncia, allo stesso modo di quella neurofarmacologa inglese Susan Greenfield, è contro una "cultura favorevole all'uso della droga". A partire dall'ambiente scolastico che, sostiene lo psichiatra, proprio a partire dagli anni Ottanta ha dato una visione distorta "non così allarmante" dell'uso della cannabis. "Il problema è che l'adolescenza è un momento delicato di ricerca dell'identità. L'atteggiamento del mondo esterno è importantissimo. Se il ragazzo non avverte un fortissimo messaggio di condanna, sceglie la droga", conclude lo psichiatra. Anche dati dall'osservatorio delle tossicodipendenze di Lisbona, (www.emcdda.org), confermano che si inizia presto a consumare cannabis. E ciò aggrava la situazione giacché, spiega ancora Castellano: "La gravità degli effetti della marjiuana dipende dall'età di iniziazione alla sostanza. Se si cominciano a fumare spinelli quando la struttura psichica è già formata l'effetto è minore. Ma se si assume marijuana nella prima adolescenza, la personalità si costruisce in funzione della sostanza". L'imbroglio più grande? Per il professore far credere ai ragazzi che scoprano se stessi anche attraverso la cannabis. "In realtà la droga non fa scoprire niente. Semplicemente dà l'illusione di risolvere un malessere. Malessere che deriva dal fatto di non stare vivendo una pienezza della propria vita".
Contro il dolore c'è di meglio
COLLOQUIO CON L'ONCOLOGO DINO AMADORI
Marijuana a scopo terapeutico: sì o no? Lo abbiamo chiesto a Dino Amadori, direttore del dipartimento dl oncologia dell'azienda sanitaria locale di Forlì, già redattore scientifico per l'allora ministro della Sanità Rosy Bindi della cosiddetta "legge sul dolore" la norma che ha finalmente permesso la somministrazione di farmaci adeguati a pazienti terminali o gravemente sofferenti.
La cannabis è consigliabile nella terapia del dolore?
."No. Non dà risultati superiori alla codeina, che usiamo di solito, mentre invece produce effetti collaterali sul sistema nervoso centrale. Siccome la.terapia anti-dolore dura a lungo l'uso dei cannabinoidi che possono provocare vertigini, allucinazioni, paranoia, mutamento dell'umore è sconsigliabile. E non devono essere utilizzati nel dolore acuto post-operatorio. Secondo uno studio del 2002 apparso su "Movement Desorder", poi, non hanno dimostrato nessuna efficacia nel caso di sindromi spastiche distoniche".
Per
i malati dl cancro può essere utile?
"Secondo uno studio compiuto su 1.366 pazienti e pubblicato sul "British Medica! Journal" nel 2001 la marijuana contiene dei componenti che hanno dimostrato una certa efficacia contro la nausea e il vomito causati dalla chemioterapia. Il derivato della cannabis risulta migliore rispetto ad altri farmaci, come il Plasil".
Come si somministra la cannabis?
"I derivati della marijuana vengono utilizzati per via orale o intramuscolare. Questo va distinto dall'abitudine al fumo di marijuana che nel suo uso prolungato può avere effetti avversi sia fisici che neuropsichiatrici. In alcuni talk show si sono sentite testimonianze di persone che parlavano di effetti terapeutici straordinari. Si è visto persino un malato di epilessia dire che quando fumava marijuana gli passavano le crisi. A parte il fatto che i casi singoli non hanno nessuna scientificità, ma, in questo caso, sarebbe come dire che bere varechina fa passare l'ulcera. Lei, per guarire, la berrebbe?"
Mandato da: Squalo il Ottobre 31, 2003
ops. ho commesso un errore a postare. SCUSATE.
kurt
Mandato da: Ivan Ingrilli' il Ottobre 31, 2003
Ohh, finalmente mi dai la possibilità di replicare, speravo tanto che le mie provocazioni facessero effettoÂ…grazie!
Ma come sarebbe a dire che non ti interessano le cazzate del CCDU? E perché mai io devo leggere le tue di cazzate sulla psichiatria, i tuoi riferimenti cristalliniÂ…,Gabriele Baldarelli, Corrado PennaÂ…Peter Breggin, ecc ecc, senza dire niente?
Visto che io, come dici so già dove voglio arrivare, dimmi tu dove vuoi arrivare, con tutta quella propaganda antipsichiatrica che posti e tutta la tua informazione sull'innocuità delle droghe leggere.
Tu basi quello che scrivi sul fatto che ci sia più o meno la firma del ministero della sanità, vero? Basta questo, basta che la fonte sia la medicina ufficiale e allora per te diventa falsità e propagandaÂ…bella credibilità che puoi avereÂ…complimenti!
Oppure ti basi su una tua esperienza personale? Bene, in questo caso siamo in 2, quindi per quale motivo quello che scrivi tu è la verità e le mie sono cazzate? Si da il caso che io sono paziente psichiatrico e consumatore di tutti quei farmaci che ti inorridiscono e devo a loro la vita ed è quindi chiaro che non posso accettare passivamente quello che leggo sul tuo sito. E' anche vero che ho fumato in passato cannabis eÂ…guarda caso ho avuto grossi problemiÂ…propaganda anche questa o esperienza? Del resto anche i tuoi amici antiproibizionisti ammettono che la cannabis può far scatenare problemi psichici in quei soggetti predisposti, non lo sapevi?
Diventi penoso quando confronti l'innoquità delle droghe leggere con i gravi effetti collaterali degli psicofarmaci, come che il malato mentale potesse scegliere di non usare quei farmaci che lo legano, nonostante tutto, alla vita. Ma tu forse sei uno di quelli che affermano che le malattie mentali non esistonoÂ…dato il mare di immondizia che posti contro la psichiatria. Oppure per caso conosci bene i sintomi della "depressione" o della "schizofrenia" per es.?
Grazie ancora.
Mandato da: Squalo il Ottobre 31, 2003
ops. ho commesso un errore a postare. SCUSATE.
kurt
Mandato da: escobar il Novembre 21, 2003
ops. ho commesso un errore a postare. SCUSATE.
kurt
Mandato da: AnnaF il Dicembre 1, 2003
ops. ho commesso un errore a postare. SCUSATE.
kurt
ops. ho commesso un errore a postare. SCUSATE.
kurt
Mandato da: Kappawhite il Gennaio 20, 2004
TRATTAMENTO SANITARIO OBBLIGATORIO
Una sera di maggio 2003 in seguito a personalissime delusioni ed avvenimenti negativi avvenne che nella mia abitazione esplose la mia personale rabbia e frustrazione verso la società vigente nel merito della mia esperienza personale, nel dettaglio manifestai apertamente il mio dissenso e la mia credenza parlando dal balcone in orario notturno e suonando tamburi proprio come reazione ad una morale comune che vieta la libera espressione musicale oltre che verbale scoprii successivamente.
Nello specifico mi lanciai in dissertazioni morali e religiose intese a prendere in giro ed a colpire la benpensante cittadinanza nonché le forze dell'ordine, simbolo di una autorità che personalmente rifiuto nelle sue manifestazioni non consone all'educazione ed al rispetto che in qualità di essere vivente annovero tra i miei diritti, forse sbagliando!
All'arrivo delle forze di polizia non opposi nessuna resistenza e non mi lasciai trascinare in nessun comportamento esagitato o pericoloso per la mia od altrui sicurezza fisica.
Fornii i miei documenti personali anche se presi molto per il sedere le forze dell'ordine con argomentazioni quali Dio e la fede cristiana. L'unico atteggiamento ostile fu il non servilismo nei loro confronti e la non volontà di sottostare ai loro comandi nello specifico:
-alla loro domanda di fornire documenti personali,essendo io in camera mia ed in mutande risposi: sono in questa stanza io abito qui…cercateveli..salvo dopo alcuni minuti indicare all'agente il cassetto nel quale li avrebbe trovati.
-nel momento in cui i due agenti uscirono sul balcone per consultarsi, mi alzai dal divano per chiuderli fuori in gesto di scherno ,dopo meno di un minuto sfondarono la porta con un calcio
-alla loro imposizione di "vestiti che ti portiamo via" ,essendo io in casa mia in mutande e maglietta mi rifiutai di farlo e per scherno mi tolsi anche le mutande,avvisandoli che se avessero voluto portarmi via sarei venuto ma nudo
-al loro insistente ordine di vestirmi reagii con queste parole:" visto che insistete, ora per portarmi via dovrete baciarmi anche il buco del culo" mi voltai e li resi partecipi della bellezza del mio orifizio anale
tutto ciò che ho teste fatto era semplicemente frutto di una mia personale situazione di rifiuto della autorità e ogni mia azione è stata motivo di grande divertimento da parte di tutti i presenti primi tra tutti gli agenti.
A conferma di ciò chiesi di potermi dichiarare "apolide" cioè di rinnegare la mia cittadinanza ed appartenenza alla "civile" società italiana.ma purtroppo non venni preso sul serio.
In seguito a questo venne chiamata una ambulanza e i due ambulanzieri provvedettero a somministrami una forte dose di tranquillante,credo valium,cosa alla quale io obbedii senza resistenza , rendo noto che nel momento ero tranquillamente seduto sul divano come sempre sono stato tranne quando gli agenti tentarono di intervenire con la forza , cosa a cui reagii alzandomi e mettendomi in un angolo della stanza.
Ogni manifestazione successiva e comportamento ostile riscontrato è da imputarsi alla reazione al farmaco.
In base al comportamento aggressivo e delirante indotto dal farmaco venni poi condotto nel reparto di psichiatria dell'ospedale S.Anna di como e giudicato come adatto a TSO solo successivamente alla somministrazione del farmaco in casa mia.
Nei ricordi un poco confusi di quella notte ricordo chiaramente che venni prima legato ad un letto con 4 cinghie,rispettivamente ai polsi ed alle caviglie.
Dato che rifiutavo e malsopportavo la costrizione mi agitai ripetutamente per ore tantè che gli infermieri mi legarono anche le spalle con un lenzuolo arrotolato, vista la nuova costrizione l'unica possibilità che avevo era strappare a morsi il lenzuolo, cosa che feci nel corso di alcune ore.
Non ricordo con precisione ma mi furono somministrate altre dosi di tranquillanti o farmaci che annebbiarono ancora di più il mio stato mentale.
Durante la notte mi sentii letteralmente bruciare e innumerevoli volte chiamai l'infermiera per poter bere ..cosa che li disturbò moltissimo e che spesso mi veniva negata con pretestuosità.
Rendo noto che il comportamento pretestuoso e non consono alla professionalità ospedaliera fu riscontrato in 3 infermieri e 1 capo reparto, mentre molti altri si dimostrarono all'altezza dei loro compiti,con gentilezza e comprensione.
Sono tutt'ora in grado di riconoscere personalmente le persone suddette.
Il giorno successivo fui libero di deambulare nel reparto e non creai problema di sorta ,né manifestai agitazione o pericolosità verso me stesso od il prossimo.
Alla sera mi si ripropose di essere legato al letto cosa che io rifiutai assolutamente,finchè il caporeparto chiamò degli agenti allora acconsentii sotto evidenti minacce di usare la forza.
Durante la notte mi agitai moltissimo a causa della costrizione impostami dalle cinghie tantè che strappai una cinghia,precisamente quella del polso destro,nel tentativo di liberarmi provocandomi la slogatura del polso destro.
Tutto ciò sempre sotto effetto di farmaco somministratomi con la forza
Nei giorni successivi proseguirono con la somministrazione di farmaci perlopiù inutili,che mi tennero in una condizione di costante allucinazione e con effetti credo paragonabili ad un cocktail di eroina ed allucinogeni.
Ricordo chiaramente che in seguito alla somministrazione tentai di resistere al farmaco sedante camminando avanti ed indietro nei corridoi per non dormire e inveendo contro il personale con queste parole: " COSA MI AVETE FATTO, IO NON LA VOGLIO QUESTA MERDA NELLE MIE VENE,IO NON MI BUCO NON VOGLIO QUESTA SCHIFEZZA! "
L'unico effetto fu la ripetizione delle dosi finche alcuni infermieri dissero a mia madre : " ha una forza di volontà incredibile gliene abbiamo fatto tre dosi ma non molla"
Durante quei giorni di prigionia ,nei pochi momenti di lucidità che i farmaci mi concedevano chiamai i Carabinieri più volte ed ogni volta davo mio Nome ,Cognome ,dati personali, persino il codice fiscale a memoria , dichiarando che ero nel pieno possesso delle mie facoltà mentali e fisiche , oltre a supplicarli di portarmi via da li, di venire arrestato piuttosto ma via da lì!
Dopo alcuni giorni in cui chiamai le forze dell'ordine,circa una settimana, venne finalmente un controllo:
entrò un agente che si dichiarò come il marito della caporeparto Sig. Alessia il controllo fu più che sommario e non vennero assolutamente prese le misure necessarie ad un intervento nell'interesse del cittadino, con manifesta pretestuosità venni congedato come pazzo visionario ,certo che essendo tra moglie e marito nutro seri dubbi sulla correttezza del controllo effettuato.
In fine a tutto ciò venni trattenuto per 12 giorni, mi dimisero solo obbligandomi a dichiararmi pazzo,malato e bisognoso di cure e solo in seguito a questo venni dimesso, finchè resistetti e proclamai la mia assolutà normalità venni drogato e tenuto con la forza presso il reparto.
Durante tutto questo periodo venne negata ai miei genitori la possibilità di firmare per la dimissione e di potermi portare in una struttura idonea o meglio a casa.
In seguito continuò la somministrazione di farmaco in casa : riscontrai sempre grossi problemi con i farmaci, sia di deambulazione che di insonnia,crisi vicine all'epilessia, oltre che confusione mentale e delirio sempre imputabili al farmaco,dato che a parte una certa vivacità non ho mai manifestato queste problematiche nella mia vita.
Lo psichiatra mi cambiò più volte il farmaco con effetti simili e sempre negativi, finchè dopo circa 10 giorni dalla dimissione mi rifiutai di prendere alcunché e lentamente mi ripresi.
Posso annoverare come effetto della cura farmacologia ricevuta contro la mia volontà:
-la perdita del sonno per mesi 3
-stato di apatia vegetativa per mesi 4
-allucinazioni, depressione,epilessia agli arti inferiori
-carie di molteplici denti circa 10..fino ad allora avevo una sola otturazione in 29 anni!
Tutti questi sintomi sono similari alla tossicodipendenza da eroina , la cui disintossicazione ha tempi lunghi e modalità molto difficoltose in termini di danni morali personali e familiari nonché la perdita di affetti, amicizie,lavoro ed abitazione.
Con la presente intendo rendere noti gli avvenimenti ed esprimo la ferrea volontà di rivalsa giuridica per i seguenti reati a mio avviso:
-SEQUESTRO DI PERSONA
-SEGREGAZIONE E TORTURA
-ABUSO DI POTERE
-LESIONI PERSONALI FISICHE E MORALI
-CALUNNIA
-DANNI MORALI ALLA FAMIGLIA
-NEGAZIONE DEI DIRITTI DEL MALATO
e qualsiasi altra violazione sia riscontrabile da avvocati in via amministrativa e penale nei confronti di:
Ospedale
nelle persone del : primario , 2 capo reparto , 3 infermieri , 2 ambulanzieri
Arma dei carabinieri
Nella persona del suddetto agente che eseguì sopralluogo casualmente mentre la moglie caporeparto era di turno, oltre che nell'avere ignorato le mie ripetute richieste di intervento
E tutte le persone correlate ai fatti suddetti.
Intendo fornire testimonianze circa gli avvenimenti sopra descritti sia nella mia abitazione sia presso il reparto ospedaliero circa le condizioni personali da me descritte e gli abusi perpetratomi.
22/01/2004 IN FEDE
Alessio
Mandato da: Alessio il Aprile 17, 2004
ops. ho commesso un errore a postare. SCUSATE.
kurt
Mandato da: Alessio il Aprile 17, 2004
AH DIMENTICAVO CERTO CHE LA TUA PSICOLOGIA è SICURAMNETE CHIARA E SEMPLICE GIA DAL NICK SI CAPISCE QUANTI VALORI HAI: SQUALO!!!
SQUALI COME LE MULTINAZIONALI SQUALI COME I RAPPERS AMERICANI
SQUALI COME I POLITICI I VENDITORI,I PASSANTI CHE TI FOTTONO LE MILLE LIRE CADUTE DI TASCA,LE ISTITUZIONI CHE SI RICORDANO CHE ESISTI SOLO QUANDO HAI DA PAGARE
SQUALI GLI AMICI CHE APPENA TI GIRI TI FOTTONO LA DONNA
SQUALI I NEGOZIANTI COI LROR LERCI EURO
SQUALI I MEDICI CON LA LORO PRESUNZIONE ED ALTEZZOSITà
SQUALI CON LE LORO PARCELLE MILIONARIE
SQUALI LE COMUNITà SQUALI LA PSICHIATRIA
SQUALI SQUALI SQUALI
SIAMO CIRCONDATI DI SQUALI E SPESSO LO SIAMO ANCHE NOI ANCHE SE PENSIAMO DI NO...
LA PRIMA PERLA AI PORCI è UNO SPECCHIO...ALEMNO CAPISCONO CHE SONO PORCI E LA SMETTONO DI SPACCIARSI PER ILLUMINTI O DOTTI.
RI-PUAH RI-FOTTETEVI
E CERTO SQUALO CHE TE NON CI STAI PROPRIO A CAPIRE UNA SEGA DELLA VITA EH??
PORELLO VEDRAI SE TI IMPEGNI UN POKO PUO CAMBIARE..AFFRONTA IL TURBINE ..FINISCE...E POI...!
E POI SCOPRI CHE NON AVEVI UNA SEGA ED ERI SANO QUANDO FUMAVI I CANNONI VA Là.
Mandato da: ALESSIO il Aprile 17, 2004
AH DIMENTICAVO CERTO CHE LA TUA PSICOLOGIA è SICURAMNETE CHIARA E SEMPLICE GIA DAL NICK SI CAPISCE QUANTI VALORI HAI: SQUALO!!!
SQUALI COME LE MULTINAZIONALI SQUALI COME I RAPPERS AMERICANI
SQUALI COME I POLITICI I VENDITORI,I PASSANTI CHE TI FOTTONO LE MILLE LIRE CADUTE DI TASCA,LE ISTITUZIONI CHE SI RICORDANO CHE ESISTI SOLO QUANDO HAI DA PAGARE
SQUALI GLI AMICI CHE APPENA TI GIRI TI FOTTONO LA DONNA
SQUALI I NEGOZIANTI COI LROR LERCI EURO
SQUALI I MEDICI CON LA LORO PRESUNZIONE ED ALTEZZOSITà
SQUALI CON LE LORO PARCELLE MILIONARIE
SQUALI LE COMUNITà SQUALI LA PSICHIATRIA
SQUALI SQUALI SQUALI
SIAMO CIRCONDATI DI SQUALI E SPESSO LO SIAMO ANCHE NOI ANCHE SE PENSIAMO DI NO...
LA PRIMA PERLA AI PORCI è UNO SPECCHIO...ALEMNO CAPISCONO CHE SONO PORCI E LA SMETTONO DI SPACCIARSI PER ILLUMINTI O DOTTI.
RI-PUAH RI-FOTTETEVI
E CERTO SQUALO CHE TE NON CI STAI PROPRIO A CAPIRE UNA SEGA DELLA VITA EH??
PORELLO VEDRAI SE TI IMPEGNI UN POKO PUO CAMBIARE..AFFRONTA IL TURBINE ..FINISCE...E POI...!
E POI SCOPRI CHE NON AVEVI UNA SEGA ED ERI SANO QUANDO FUMAVI I CANNONI VA Là.
Mandato da: ALESSIO il Aprile 17, 2004
SCUSATE LO SFOGO E BUONA VITA A TUTTI.
CAMBIERà ...CAMBIERà..
:) :) :)
Mandato da: il Aprile 17, 2004
Scusate, ma io non ha ancora capito quali sono gli effetti di maria e coca (droghe leggere e pesanti). In fondo, forse gran parte della polemica (che impedisce di essere obiettivi) consiste nel fatto che se una droga è definita pesante, allora è proibita; mentre se è definita leggera allora spesso viene riconosciuta legale. Così molti di quelli che vogliono fumarsi una canna tenderanno a cercare di dimostrare che la canna fa meno male della coca. Viceversa, chi è particolarmente moralista o solo ragionevolmente preoccupato vorrà dimostrare il contrario.
Sicuramente o lo spinello fa meno male della coca o fa più male. Ma chi se ne frega?
Se una persona libera e responsabile vuole uccidersi che lo faccia. Tutte le droghe dovrebbero essere legalizzate. Allora si potrebbe finalmente porra il problema del loro effetto in maniera indipendente e capire la verità (anzi forse questo sarebbe incoraggiato dagli stessi consumatori, finalmente liberi e perciò anche resposabilizzati).
Kurt
Mandato da: il Aprile 28, 2004
Scusate, ma io non ha ancora capito quali sono gli effetti di maria e coca (droghe leggere e pesanti). In fondo, forse gran parte della polemica (che impedisce di essere obiettivi) consiste nel fatto che se una droga è definita pesante, allora è proibita; mentre se è definita leggera allora spesso viene riconosciuta legale. Così molti di quelli che vogliono fumarsi una canna tenderanno a cercare di dimostrare che la canna fa meno male della coca. Viceversa, chi è particolarmente moralista o solo ragionevolmente preoccupato vorrà dimostrare il contrario.
Sicuramente o lo spinello fa meno male della coca o fa più male. Ma chi se ne frega?
Se una persona libera e responsabile vuole uccidersi che lo faccia. Tutte le droghe dovrebbero essere legalizzate. Allora si potrebbe finalmente porra il problema del loro effetto in maniera indipendente e capire la verità (anzi forse questo sarebbe incoraggiato dagli stessi consumatori, finalmente liberi e perciò anche resposabilizzati).
Kurt
Mandato da: il Aprile 28, 2004
Scusate, ma io non ha ancora capito quali sono gli effetti di maria e coca (droghe leggere e pesanti). In fondo, forse gran parte della polemica (che impedisce di essere obiettivi) consiste nel fatto che se una droga è definita pesante, allora è proibita; mentre se è definita leggera allora spesso viene riconosciuta legale. Così molti di quelli che vogliono fumarsi una canna tenderanno a cercare di dimostrare che la canna fa meno male della coca. Viceversa, chi è particolarmente moralista o solo ragionevolmente preoccupato vorrà dimostrare il contrario.
Sicuramente o lo spinello fa meno male della coca o fa più male. Ma chi se ne frega?
Se una persona libera e responsabile vuole uccidersi che lo faccia. Tutte le droghe dovrebbero essere legalizzate. Allora si potrebbe finalmente porra il problema del loro effetto in maniera indipendente e capire la verità (anzi forse questo sarebbe incoraggiato dagli stessi consumatori, finalmente liberi e perciò anche resposabilizzati).
Kurt
Mandato da: il Aprile 28, 2004
Scusate, ma io non ha ancora capito quali sono gli effetti di maria e coca (droghe leggere e pesanti). In fondo, forse gran parte della polemica (che impedisce di essere obiettivi) consiste nel fatto che se una droga è definita pesante, allora è proibita; mentre se è definita leggera allora spesso viene riconosciuta legale. Così molti di quelli che vogliono fumarsi una canna tenderanno a cercare di dimostrare che la canna fa meno male della coca. Viceversa, chi è particolarmente moralista o solo ragionevolmente preoccupato vorrà dimostrare il contrario.
Sicuramente o lo spinello fa meno male della coca o fa più male. Ma chi se ne frega?
Se una persona libera e responsabile vuole uccidersi che lo faccia. Tutte le droghe dovrebbero essere legalizzate. Allora si potrebbe finalmente porra il problema del loro effetto in maniera indipendente e capire la verità (anzi forse questo sarebbe incoraggiato dagli stessi consumatori, finalmente liberi e perciò anche resposabilizzati).
Mandato da: il Aprile 28, 2004
ops. ho commesso un errore a postare. SCUSATE.
kurt
Mandato da: il Aprile 28, 2004
ops. ho commesso un errore a postare. SCUSATE.
kurt
Mandato da: Francesco il Luglio 23, 2004
ops. ho commesso un errore a postare. SCUSATE.
kurt
Mandato da: leocrito il Gennaio 10, 2005
ops. ho commesso un errore a postare. SCUSATE.
kurt
Mandato da: julius il Febbraio 19, 2005
ops. ho commesso un errore a postare. SCUSATE.
kurt
Mandato da: alan ford il Marzo 9, 2005
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