SCIENZA(!): Sperimentazione animale, farmaci e business della malattia
 
CategoriesLa vivisezione, mi fa schifo scrivere solamente la parola cosi' carica di sofferenza e truffa.
E' forse per questo che la maggior parte dei farmaci hanno effetti collaterali, insieme al fatto che la medicine sono studiate e mirate per "curare" i sintomi e non la causa delle malattie?
Ovviamente un farmaco dopo aver passato la sperimentazione animale, umana e clinica viene, prima brevettato e poi messo in commercio.Il brevetto ha lo scopo primario di riservare all'inventore - per vent'anni dal momento del deposito - la possibilità di sfruttamento dell'invenzione per fini commerciali. Fonte: http://www.uildm.org/dm/141/ricerca/42brevet.htmE' questa la serieta' della nostra scienza? Non sono forse queste le aberrazioni che poi portano alle guerre? non e' questa la linfa vitale che alimenta Business farmaceutico della malattia?
Vivisezione: è vera ricerca scientifica?
Fonte: AdamoedEva
"Il crimine più nero tra i neri crimini commessi dall'uomo", così Gandhi definiva la vivisezione.
Topi, ratti, cavie, gatti, cani, scimmie e tante altre specie di animali (catturati dai loro ambienti naturali o che provengono da allevamenti appositi) vengono sottoposti a atroci crudeltà, nella ricerca medica, per eseguire i "test di tossicità" e i test per i prodotti cosmetici, per testare l'efficacia e l'innocuità dei preparati farmaceutici, nei test delle industrie belliche e automobilistiche, nella didattica universitaria, nell'insegnamento delle tecniche chirurgiche, ecc.
Agli animali gli vengono recise le corde vocali per impedire loro di urlare; vengono avvelenati, ustionati, accecati, mutilati, congelati, decerebrati, schiacciati, sottoposti a ripetute scariche elettriche attraverso elettrodi conficcati nel cervello, infettati con qualsiasi tipo di virus o batterio, ecc. Il 63% di questi esperimenti viene compiuto senza anestesia, un altro 22% con anestesia solo parziale (dati britannici).
Un numero sempre crescente di medici considerano la vivisezione una pratica crudele, inutile e pericolosa per la salute umana per un semplice motivo: gli animali sono molto diversi dall'uomo e non possono essere presi come modelli sperimentali. Una determinata sostanza chimica, ad esempio un farmaco, introdotta nell'organismo di un animale non può mai avere lo stesso effetto se introdotta nell'uomo. E, inoltre, ogni specie animale è biologicamente, fisiologicamente, geneticamente, anatomicamente molto diversa dalle altre per cui lo stesso esperimento eseguito su due specie diversi di animali da risultati diversi.
La penicillina, sostanza dalle indiscusse proprietà antinfettive, ad esempio, se fosse stata sperimentata nella cavia invece che nel topo sarebbe stata "scartata" giacché i test la davano come sostanza tossica! Florey, uno degli scopritori insieme a Fleming, dichiarò che l'umanità è stata fortunata per il fatto che fosse stata sperimentata sui topi. L'arsenico, notoriamente velenoso per l'uomo, può essere ingoiato in quantità cospicue dalla pecora e dal porcospino. La stricnina, in dosi sufficienti ad uccidere un'intera famiglia, lascia indifferente la cavia, il pollo e la scimmia. L'amanita phalloides, fungo velenosissimo di cui pochi grammi sono per l'uomo letali, è del tutto innocua per gatti e conigli. L'insulina provoca malformazioni nelle galline, nei conigli e nei topi, ma non nell'uomo. Un farmaco contro l'artrite, innocuo sulle bestiole trattate, si è rilevato letale per l'uomo. La cicuta, per le pecore, è una ghiottoneria; per l'uomo è velenosa.
Negli anni passati sono stati numerosi i farmaci sperimentati sugli animali che hanno causato enormi danni alla salute umana. Alcuni di essi, ad esempio il talidomide, hanno provocato spaventose menomazioni fisiche sui neonati; vaccini antipolio coltivati sul rene di scimmia hanno causato la morte di bambini o arrecato loro gravi handicap. Anche di recente alcuni farmaci sono risultati letali per l’uomo!
Altro grave errore di metodo della vivisezione è quello di identificare i sintomi con la malattia.
Per studiare l'osteoartrosi o altre deformazioni delle articolazioni umane, i vivisettori prendono a martellate le zampe dell'animale, fino a frantumare le ossa. Il povero animale presenterà gli stessi sintomi di chi soffre di osteoartrosi (intenso dolore, inibizione al movimento, ecc.) ma non avrà la stessa malattia.
L'epilessia viene studiata infliggendo delle potenti scariche elettriche ad un gatto o vengono inoculate nel suo cervello enormi quantità di ossido di alluminio. Questi interventi dovrebbero servire a creare un attacco epilettico, ma il gatto non ce l'ha! Esso si contorce e urla solo perché lacerato dal dolore insopportabile.
Per testare la tossicità di un cosmetico (ad es. tinture per capelli, dopobarba, rossetti) lo stomaco di un animale (in genere un cagnolino) viene riempito forzatamente con enormi quantità del prodotto. Il dolore fisico dell'animale e la sofferenza psicologica non sono descrivibili a parole e avranno termine solo con la sua morte. Nella maggior parte dei casi la causa della morte dell'animale non è dovuta alla tossicità del prodotto bensì alla lacerazione del suo apparato digerente.
Per studiare il cancro, all'animale vengono iniettate enormi quantità di sostanze cancerogene o vengono innestati tessuti cancerosi. Il cancro così indotto non ha nulla a che vedere con quello che si sviluppa spontaneamente nell'organismo umano in quanto si distingue da esso sia per caratteristiche biochimiche e morfologiche, che per l'assoluta mancanza di metastasi. Con una simile ricerca una terapia valida non sarà mai scoperta. Le varie leghe e associazioni per la ricerca sul cancro continueranno comunque a ricevere fondi e il male continuerà la sua opera distruttiva. Nel giugno del 1978, il Prof. Sabin, a Napoli, affermò: “I cancri da laboratorio non hanno nulla a che vedere con quelli naturali dell'uomo". Il Prof. Veronesi nel libro "Un male curabile" ha scritto: “I tumori dei topi, dei ratti, dei polli e delle cavie sono sostanzialmente diversi da quelli dell'uomo; diverso è il loro modo di formarsi, diverso è il loro modo di accrescersi, diverso è il loro modo di metastatizzare...”.
Dire no alla sperimentazione animale non è solo una questione etica bensì è rinnegare una pratica fallimentare.
Esistono metodi sostitutivi e alternative che danno risultati certi: la ricerca clinica, l'epidemiologia e la statistica, lo studio diretto dei pazienti, le autopsie e le biopsie, le colture in vitro di cellule e tessuti umani, le simulazioni al computer. Dieci anni fa, lo studioso Nike Jukes aveva elencato oltre 100 metodi più attendibili e meno costosi della vivisezione.
Negli Usa, l'Istituto Nazionale del Cancro è passato da 6 milioni di animali uccisi ogni anno a 30mila perché i sistemi alternativi sono considerati più affidabili sotto il profilo scientifico.
In Italia, nel triennio 1992-1994, sono stati impiegati negli esperimenti 3.489.257 animali (Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana del 21 agosto 1995) di cui 757 gatti, 3.981 cani, 1.249 primati non umani.
Chi sostiene la vivisezione (http://www.cicap.it, NDR) accusa chi la combatte di “sentimentalismo” nei confronti degli animali, e spesso gli si pone il quesito se è più importane la vita di un cane (o qualsiasi altro animale) o quella di un bambino. Gli antivivisezionisti vogliono salvare sia la vita del bambino che quella del cane (o di un qualunque altro animale): come abbiamo visto, i farmaci sperimentati sugli animali possono causare la morte anche dei bambini.
Anche in questi ultimi giorni la stampa ha riportato la triste notizia che decine e decine di persone sono morte a causa degli effetti collaterali di alcuni farmaci da loro utilizzati per curarsi.
Chi veramente vuole salvare la vita ad un essere umano deve abbandonare la pratica crudele, immorale e antiscientifica della vivisezione.
mandato da Ivan Ingrilli il Mercoledì Novembre 5 2003
aggiornato il Sabato Settembre 24 2005URL of this article:
http://www.newmediaexplorer.org/ivaningrilli/2003/11/05/scienza_sperimentazione_animale_farmaci_e_business_della_malattia.htm
Related ArticlesLe multinazionali degli OGM
L'accusa è di frode in commercio. Avrebbero venduto sementi modificate geneticamente senza specificarlo in etichetta Ogm, avvisi di garanzia a dieci multinazionali Nessuna conseguenza per i coltivatori tratti in inganno dai produttori [Sono sempre loro, finanziano ricerche per "assicurare la scienza e la plebe" e poi ci avvelenano senza nessun consenso, violando la nostra liberta' di scelta e il diritto alla salute. Questi non sono forse crimini gravissimi sempre sottovalutati?... [continua a leggere]
Luglio 14, 2003 - Ivan IngrilliAccusa di genocidio contro il BigPharma - Sommario
14 Giugno 2003 - L'Aia Le multinazionali farmaceutiche e diversi personaggi di spicco di diversi settori sono stati denunciati per genocidio e crimini di guerra davanti al Tribunale dei crimini internazionali (ICC - Internationa Criminal Court) con sede presso L'Aia. Le imputazioni, che includono accuse di crimini di guerra contro il presidente degli Stati Uniti George Bush, il primo ministro britannico Tony Blair e altri personaggi politici di spicco, sono... [continua a leggere]
Luglio 8, 2003 - Ivan IngrilliAccusa di genocidio contro il BigPharma - introduzione
Introduzione Il cartello Le accuse presentate in questo appello si riferiscono a due principali capi d'accusa: * Genocidio e altri crimini contro l'umanita' commessi in connessione con il business farmaceutico della malattia. * Crimini di guerra e di aggressione e altri crimini contro l'umanita' commessi in connessione con la recente guerra in Iraq e l'escalation internazionale verso una guerra mondiale. Questi due capi d'accusa sono direttamente riferiti e collegati ad... [continua a leggere]
Luglio 8, 2003 - Ivan Ingrilli
Il Corpo E' L'Arco, La Mente E' La Freccia, TU Sei Il Bersaglio |
||
This work is licensed under a Creative Commons License.
Questo sito contiene idee, fatti e ricerche scientifiche controverse che potrebbero essere offensive per alcune persone ben educate. E' suggerita la supervisione dei genitori.
Gli scritti hanno solamente un intento informativo ed educativo. Consultare il proprio medico prima di utilizzare qualsiasi informazione trovata su questo sito. Qualsiasi materiale sotto copyright viene utilizzato senza nessun fine commerciale. Prosit. Amen.