Vaccinazioni senza mercurio in Toscana: Investono sulla salute?

 

 

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Veleni chimici farmaceutici

Che investono sulla nostra salute e' ormai chiaro a tutti. Calcolando che la vaccinazione si basa su una teoria sbagliata (cosi' come circa 100 anni di medicina ufficiale), ne diventiamo ancora piu' consapevoli. Il Business farmaceutico della malattia che avanza.

5,1 milioni di Euro per la sola campagna di vaccinazioni PER LA SOLA Toscana. Soldi delle nostre tasche. Meditate.

Dalla Regione 590mila dosi di antinfluenzale. L'assessore: «Investiamo in salute»
Fonte: La Nazione

FIRENZE — «E' un investimento preventivo in salute», dice Enrico Rossi, assessore alla sanità, mentre presenta la massiccia campagna contro l'influeanza. La Regione comprerà 590 mila dosi di vaccino che costa 4,03 euro a confezione. Spesa totale: cinque milioni e 100 mila euro, qualcosa meno di 10 miliardi di vecchie lire.

Questa volta il pericolo di un'epidemia molto diffusa è forte. La Sars non c'entra, anche perché contro la Sindrome da e atipica i vaccini antinfluenzali non hanno effetto. Si corre ai ripari soprattutto per motivi anagrafici: la Toscana è, insieme alla Liguria, la regione con la popolazione più vecchia. E secondo i medici c'è il rischio che gli anziani soffrano d'inverno così come hanno sofferto d'estate. Termometro agli antipodi, ma chi è nell'età d'argento e oltre può risultare comunque fragile sia quando è caldo sia quando è freddo.

Ci saranno dosi di vaccino gratuite per tutti coloro che hanno da 65 anni in su. Basterà la ricetta del medico di famiglia per averle. Il periodo ideale per cautelarsi? Da ora a metà novembre.

Ma il provvedimento di Rossi non comprende solo i vecchi. Vaccinazione gratuita anche per bambini e adulti affetti da malattie croniche debilitanti dell'apparato respiratorio, circolatorio e emopoietico, da malattia dell'apparato renale, da diabete e altre malattie dismetaboliche, da sindromi di malassortimento intestinale, da fibrosi cistica, da patologie congenite che comportino una carente produzione di anticorpi. E ancora: persone per le quali siano programmati interventi chirurgici e bambini reumatici che richiedano prolungata somministrazione di acido acetilsalicilico e quindi a rischio di sindrome di Rey. Non basta: vaccino gratuito anche per gli addetti ai servizi pubblici (prima di tutti coloro che lavorano nella sanità) e ai familiari di persone ad alto rischio.
Brutta bestia, dicevamo, l'influenza di quest'anno. Stime ministeriali parlano di 8 milioni d'italiani a letto, 2 milioni in più dell'inverno 2002-2003. Per questo il vaccino, che ha un nome buffo e complicato — Isigrip zonale split — ha potenzialità trivalente contro i ceppi A Nuova Caledonia e Mosca e B Hong Kong. Come si sa, i nomi vengono dati in relazione al paese dove il virus è stato isolato.

Tutto qui? No, trattandosi della Toscana non manca la bacchettata al governo. L'assessore Rossi dice che la Regione compra e distribuisce vaccino senza mercurio, più caro ma certo più sicuro. E scriverà al ministro Sirchia perché adegui la normativa italiana a quella europea, impedendo la vendita dei vaccini al mercurio.

di Sandro Bennucci

Medici di famiglia, no a pazienti chiamati con numero: E' l'appello di Mario Falconi, segretario generale Fimmg, rivolto al ministro della Salute Girolamo Sirchia
I medici di famiglia non vogliono rivolgersi ai propri pazienti chiamandoli per numero. E' l'appello di Mario Falconi, segretario generale della Federazione italiana medici di famiglia (Fimmg), rivolto al ministro della Salute Girolamo Sirchia e al Garante della Privacy Stefano Rodota'. Falconi fa riferimento al decreto legislativo 30/06/2003 n. 196, che, tra l'altro, obbligherebbe i camici bianchi a chiamare i pazienti in sala d'attesa non con nome e cognome, ma con un numero. Una misura in controtendenza. ''Sono decenni che le organizzazioni a tutela dei cittadini, in particolare il Tdm - si legge in una nota della Fimmg - si battono perche' essi non vengano chiamati e considerati un numero, ma persone con un nome e cognome''. 'Da sempre esistono forme di tutela che obbligano a omettere, in casi particolari, il nome e il cognome, ma questa nuova norma - spiega Falconi- riporta indietro le lancette della storia. La tutela della privacy e' un diritto fondamentale dei cittadini, ma non ci pare che essi si sentiranno piu' tutelati se nel prossimo futuro per invitarli a entrare nelle sale visita non potremo piu' chiamarli Signor x y ma Signor numero 1, numero 2''. E Falconi avverte. ''Ci batteremo in tutti i modi e in tutte le forme, compresa l'autodenuncia alla magistratura, per determinare il cambiamento di norme che ci appaiono illogiche e certamente non funzionali a un corretto e proficuo rapporto medico e paziente''.

Finanziaria: occasione mancata per i farmaci generici


''E' l'ennesima occasione mancata per incentivare il settore dei farmaci generici e contenere la spesa sanitaria nazionale''. Il presidente di Assogenerici, Davide Businelli, commenta cosi' l'articolo 48 del Decreto legge sui conti pubblici, con le norme sul tetto della spesa farmaceutica, che ha ottenuto il via libera della Commissione bilancio del Senato. ''E' scandaloso - spiega Businelli - che il testo licenziato abbia accolto soltanto modifiche formali, per cui non c'era alcun bisogno di presentare ed approvare emendamenti. Sarebbero state fatte in automatico dagli uffici del Senato nel passaggio procedurale successivo all'approvazione del decreto, noto come coordinamento formale. Mi auguro - conclude il presidente di Assogenerici - che nel passaggio in Aula vengano riconsiderati gli emendamenti all'articolo bocciati dalla Commissione, a dimostrazione finalmente di un'apertura seria e costruttiva alle istanze e alle problematiche del nostro settore.

 

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mandato da Ivan Ingrilli il Mercoledì Novembre 5 2003
aggiornato il Sabato Settembre 24 2005

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