Il Nemico perfetto
 
CategoriesUn virus, un microbo, cosi' come un terrorista o qualsiasi "cattivone di turno" da dover affrontare.
"Shock and awe". Pensate alla qualita' dei nostri TG e media in generale... non li trovate un po' vuoti e un po' troppo "splatter"? La paura rimane comunque il "blocco emozionale" (a livello reattivo) piu' incapacitante.
Un bell'articolo sul filone de "L'arte della guerra", Sun Tzu, un libro di migliaia di anni fa che le "persone influenti" hanno nella loro biblioteca.
Comunque, prima di conoscere il tuo "nemico", conosci te stesso.IL NEMICO PERFETTO
By John Kaminski
Il nemico perfetto - Terroristi che non possono essere catturati perché non esistono, oppure perché sono in assetto alla CIA
"La guerra è una valvola di sicurezza sociale che abilmente dirotta l'odio popolare per le classi dominanti in una fortunata occasione di mutilare o di uccidere nemici stranieri. " Ernest Becker
La guerra fornisce a coloro che la intraprendono la perfetta copertura per commettere crimini non solo contro i nemici, ma anche contro gli amici. Durante le celebrazioni di tristi cerimonie commemorative dove ondeggiano le patriottiche bandiere, la popolazione è intimorita nel turbamento e la maggior parte di essa non solo non si avvede della cavillosità e della manipolazione volte a creare le condizioni per la guerra, ma non percepisce nemmeno che lo scopo di questa guerra non è tanto quello di sconfiggere il nemico, bensì quello di castrare finanziariamente e neutralizzare in senso sociale coloro che sono attualmente aiutati a provocare la guerra.
Tale è il processo attraverso il quale coloro che sono al potere consolidano il loro vantaggio fra i cosiddetti "amici".
Le Crociate del trascorso millennio forniscono un adeguato esempio di questo ingannevole processo. In mancanza di nemici ai confini e con l'eccedente affluenza di nobili armati mossi da uno smodato desiderio di atti aggressivi, i re ed i ministri dei passati imperi inventavano minacce esterne con le quali distrarre i loro potenti amici dal contemplare una rivoluzione interna. Da sempre, Gerusalemme ed i Musulmani dalla pelle nera sono stati un bersaglio popolare. Per gli stati che scendevano in guerra, il susseguente conflitto non significava solo mietere nuove ricchezze, ma anche assottigliare le truppe e le risorse di coloro che erano mandati a combattere, in tal modo riducendo al minimo la potenziale minaccia politica interna di questi nobili che in primo luogo fantasticavano le guerre. Due piccioni con una fava.
Quegli innocenti uccisi in tali ciniche mosse, non sono considerati nulla più che uno sventurato rischio collaterale, sacrifici deplorevoli, tuttavia necessari all'egoismo di chi è in posizione di potere, il quale cerca di conservarselo. Così continua a girare questo mondo pieno di avidi umani.
Nel corso di una guerra, i cittadini dello stato attaccante non possono fare domande sulle motivazioni dei loro capi, pena l'accusa di tradimento ed una giustizia sommaria. Pertanto, ogni stato cerca permanentemente l'obbedienza e la minima critica da parte della sua cittadinanza che, logicamente, aspirerà ad un regime di guerra permanente. E' di una suprema ironia che la maggioranza di questi cittadini che generosamente supportano questi sforzi, non realizzi che ciò di cui si stanno rallegrando è la distruzione della loro libertà.
Tuttavia, loro, i veri nemici, abitualmente non sono così accondiscendenti nell'assecondare il desiderio di impegnarsi indefinitamente in battaglia. O essi vengono sconfitti, scomparendo come forza sociale vitale, oppure si eclissano, rovinando pertanto per sempre i piani dell'attaccante manipolatore.
Un accorto regno superpotente eviterà abilmente di scegliere un combattimento leale, sì da eliminare pressoché totalmente l'indesiderabile sorpresa di una inaspettata sconfitta. Inoltre esso differirà la questione verso stati di relativa uguale potenza, stabilendo relazioni diplomatiche, in attesa di una opportunità per fare subdole pressioni, senza pagare penali.
Quindi, nella situazione che si prospetta attualmente, in una superpotenza che sorpassa in forza militare le altre 10 nazioni più forti in forza militare, il bisogno di essere diplomatica è sempre alquanto basso. Semplicemente essa può fare quello che vuole, quando vuole.
Ed ancora, gli esseri umani, quali essi sono, vogliono essere liberi, felici, onesti e ben nutriti - anche una superpotenza in questa incontestata posizione deve costruire scenari di fantasia per convincere "dilettantescamente" il suo popolo che essi stanno facendo la cosa giusta nel sostenere guerre infinite.
Oggi, sentiamo ogni sorta di sciocchi piagnucolii sulla minaccia terroristica, benché un frettoloso esame della storia recente potrebbe rivelare che la maggior parte di queste minacce sono state deliberatamente create proprio dalla nazione che si paventa queste incombenti minacce.
E questa epifania può condurvi alla reale allarmante osservazione sulla natura del mondo in cui l'umanità è entrata nel 21° secolo dopo l'apparizione del Messia, che la maggior parte delle nazioni pretende di adorare.
Per un po' di tempo, due secoli almeno da ora, gli Stati Uniti d'America sono stati un buon paese, campione di giustizia, sostenitore della libertà, cose che le davano sostanza. Ciò che si smarrì nell'educazione dei suoi cittadini, tuttavia, era la frequenza con la quale lo stato entrava in guerra, contro intrusi che erano invariabilmente dipinti come gente cattiva o dalla parte sbagliata del progresso democratico.
Un frettoloso attento esame di questo riassunto criminale americano rivelerà che in tutte queste grosse battaglie c'è sempre stato un aggressore, anche se le storie ufficiali blindano i fatti per mostrare che gli US stavano combattendo per la libertà contro il tiranno di turno.
Ma col passar degli anni e con il mondo che diviene sempre più piccolo, salta agli occhi che la strategia USA era quella di fuggire via dai paesi che si potevano definire cattivi, dichiarando loro guerra e poi polverizzandoli.
In aggiunta, una volta che un paese è stato seriamente danneggiato, ci vorrà semplicemente troppo tempo perché esso si ricostituisca nuovamente in un serio nemico.
Chiaramente, se la medesima bandiera, quella che sostanzialmente è stata al potere in questo paese per 227 anni, voleva stare al potere, doveva immaginare una nuova formula per trovare costantemente nemici da combattere, in tal modo riempiendo i suoi forzieri e nascondendo ai suoi cittadini il modo attuale di condurre i propri affari.
Così si ideò un nuovo moderno sistema creando da sé i propri nemici. Dapprima questa sponsorizzava il malcontento giovanile per combattere le battaglie utili agli scopi dei padroni, fornendo loro le armi ed il supporto tecnico, usando questa gente per un po' per poi apparentemente lasciarla libera di svilupparsi da se stessa. Naturalmente, per tutto il tempo il progresso di questi giovani ribelli veniva accuratamente monitorato dalle agenzie d'intelligence americane, per cogliere il momento opportuno in cui, una volta raggiunta una sufficiente maturità, essi potevano essere riqualificati o riclassificati da una formale battaglia alleata nell'interesse degli USA, dentro una ossessiva minacciosa battaglia ostile agli interessi USA.
L'elemento chiave per far funzionare questo processo consisteva nel fabbricare scene di eventi terroristici che in quel momento avrebbero potuto essere perpetrati ai danni dei suoi cittadini, che servivano poi a biasimare abilmente questi vari provocatori stranieri che gli USA stessi avevano accuratamente alimentato e portato alla maturità.
Gli USA hanno imparato questa tecnica da Israele, il quale ha usato la tecnica in tutta Europa (principalmente in Germania) e specificatamente in Iraq nel 1940, per convincere il suo popolo sui pericoli dei supposti "nemici" che esso aveva precedentemente sostenuto, allo scopo di creare un'isteria generale onde costringere più ebrei a muoversi verso Israele.
Certamente, ora vediamo come Israele ha usato questo scenario di terrore per strappare il supporto del mondo alla sua illegale occupazione della Palestina. Ed ancora più nitidamente, vediamo come lo scenario degli eventi terroristici di New York abbia condotto una larga parte della Civiltà Occidentale verso una nuova Crociata- di uguale rabbia contro i popoli dei paesi Islamici. Storici seri noteranno che questo è stato fatto anche prima, ma in genere la popolazione ha in sé ben pochi storici seri, così la gran parte della gente non nota che la corrente Guerra al Terrore è in tutto e per tutto semplicemente una ripetizione della reale propaganda Europea usata per attaccare i popoli del Medio Oriente circa 800 anni fa.
Per tema che voi pensiate che tutto questo sia meramente un letterale volo di fantasia, vi invito a considerare la carriera di Osama Bin Laden e di Saddam Hussein, ambedue catapultati sotto gli occhi di tutti come giovani leve al soldo della CIA, Bin Laden come eroe della contro cultura araba (con il benestare della sua famiglia) il quale corse a salvare (con larghezza di mezzi) i mujiahadeen Afgani, accompagnato dalla piena assistenza della CIA di Ronald Reagan; e Saddam in veste di provocatore nel colpo del 1968 in Iraq, senza alcun dubbio alimentato dal supporto della, indovinate chi -CIA. Credo non serva fare menzione che entrambi questi assetti strategici della CIA non sono mai stati arrestati.
Così per il fatto che questa gente si trasforma in minaccia contro il mondo ( per non citare il caso Panama di Manuel Noriega, anche lui con lo stesso curriculum progressivo quale pedina nel gioco Sudamericano della droga e buon amico della famiglia Bush, più tardi divenuto bersaglio di una massiccia invasione americana), voi cominciate a scorgere lo schema.
Gli USA hanno realmente soppiantato stati clienti nemici, prima generosamente irrobustiti e sovvenzionati con finanziamenti illeciti, e da un supporto militare e poi convertiti in potenti clienti nemici a seguito di una decisione non assecondata cui è sempre seguita una invasione tramite un attacco mascherato da onesta punizione.
State vedendo il quadro?
E' interessante leggere qualcuna delle vecchie storie su Al-Qaeda, il così detto gruppo terroristico fondato da Bin Laden in Afganistan ( ed alimentato dalla intelligence Pakistana, la quale di conversa fu creata dalla CIA americana), e vedere come al-Qaeda combattè fianco a fianco con i mercenari americani in Bosnia, in Kosovo, in Macedonia ed anche in Cecenia, ma quando essi furono convenientemente necessari come una scusa per andare a combattere qualcos'altro (Afghanistan ed Iraq), essi furono celermente convertiti in un nemico.
Chiaramente, al-Qaeda è collegato alla CIA, ma allo scopo di rubare le riserve di petrolio Irachene, gli USA li misero in rapporto all'Iraq, aiutati in questo anche da ciò che viene chiamata la libera stampa americana, ora chiamata con altri nomi, qualcosa di assai peggiore.
Suppongo che potreste definire al-Qaeda un assetto multi-proposito della CIA, valido sia per attività lecite, che illecite.
Al-Qaeda è stato indicato come responsabile per l'attacco dell'11/9 , ipotizzando i suoi legami con Saddam.
Ed ancora quando andate ad investigare su di esso, questo gruppo scompare in una confusione di agenti segreti, senza nessuno che si renda subitaneamente disponibile, spariti tutti, come fantasmi. Assolutamente conveniente. La vera ragione sta nel fatto che i loro controllori vivono al Pentagono ed in altri indirizzi prestigiosi di Washington, per non menzionare i pochi palazzi in Arabia Saudita che hanno legami con molte corporazioni americane.
Occasionalmente, il potere ci getta un osso, come Moussaoui, o Richard Reid, solo per provare che gli attuali terroristi sono finiti. Ma a quanti altri così detti terroristi è stato concesso di sparire, sotto la copertura della CIA? E, come nel caso dello Yemen, quanti ne sono nascosti per tema che essi rivelino i loro legami nei confronti del governo di Washington?
Invece che avere paesi che ci biasimano per i nostri mali, ora abbiamo degli individui mistici- terroristi- che non possono assolutamente essere trovati, ad eccezione di coloro come Atta ed i presunti dirottatori guarda caso addestrati ed istruiti nelle installazioni militari USA. Non vi suona come una tecnica familiare?
Per una guerra infinita. Voi dovete avere un nemico che non può essere catturato, che si sia completamente evaporato, che richiede, pertanto, continue aggressive misure di emergenza, allarmi diversamente colorati e duri discorsi per coloro che non sono in grado di capire le parole.
Il nemico perfetto per uno stato che cerca la guerra infinita e che cerca perennemente di gettar fumo negli occhi dei suoi cittadini per il proposito di infiniti ladrocini, incrementando la schiavitù dove prima esisteva la libertà, dovrebbe essere un nemico che non può, sotto qualsiasi circostanza, essere catturato. Osama e Saddam, con tutta probabilità, ne sono consapevoli.
Letteralmente, questo nemico perfetto non esiste, il che lo rende perfetto per una società determinata a fare la guerra, perché egli non potrà mai essere catturato, e la guerra può continuare per sempre.
Più si fa difficile la scoperta e la sconfitta del nemico, tanto meglio sarà per coloro che cercano di distruggere questo nemico. La creatura della CIA qual'è al-Qaeda è la ricetta perfetta per quei miliardari il cui obiettivo è un conflitto senza fine dal quale ricavare molto denaro. Questa è la nuova era in cui ci troviamo.
Alla fine è una battaglia contro i mulini a vento, con la quale l'elite che ha sempre governato l'America può perpetrare i suoi viziosi piani di schiavitù, i creduloni possono continuare ad avere le loro cause vuote da applaudire e da legittimare, i buoni cittadini timorati di Dio possono accucciarsi nella paura, nel mentre le stesse chiese che essi supportano partecipano in tale copertura a sostegno dei tiranni che li opprimono.
Così va il mondo, e sempre è stato così.
Solo che adesso è peggio, perché il nemico è una invenzione fabbricata ad hoc, che torna utile per un conveniente biasimo nei confronti di qualsiasi disastro, non ha importanza chi lo ha veramente provocato.
E grazie al potere di persuasione dei Media che non si interrogano sulle vere questioni, a legislatori ben-prezzolati privi di coscienza, che applicano la legge per aiutare i loro padroni a coprire i crimini, ed a giudici che non hanno interesse alla vera giustizia, non c'è fine in vista per questa guerra alla libertà.
(Trad.Sonia)
mandato da Ivan Ingrilli il Martedì Novembre 18 2003
aggiornato il Sabato Settembre 24 2005URL of this article:
http://www.newmediaexplorer.org/ivaningrilli/2003/11/18/il_nemico_perfetto.htm
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