Sensibilita' Chimica Multipla - Multiple Chemical Sensitivity (MCS)
 
CategoriesMolti avranno osservato di persona, o conoscono qualcuno che ha sperimentato, una tendenza crescente a reagire ad un numero sempre maggiore di articoli di tutti i giorni, magari senza prenderne coscienza, o se l'hanno notato, è stato solo per congedare le proprie reazioni, quando si sono verificate, come piccole "irritazioni". Questi sintomi possono variare dalla congestione, allo starnutire, a reazioni più gravi come le irritazioni cutanee, i problemi respiratori, o come la "lacrimazione degli occhi, dolori articolari, ecc." o anche peggio. All’inizio questi "accadimenti" possono essere intermittenti. Le reazioni sono spesso non specifiche per allergeni naturali e includono sintomi come l’emicrania, irritazione agli occhi, alla gola, debolezza muscolare generalizzata, una costante sensazione di stanchezza, ecc. Essendo non specifici, questi sintomi sono liquidati spesso come "immaginari" o "tentativo d’impietosire" o "scuse".
I bassi livelli di molte sostanze chimiche comuni per l’uso domestico innescano spesso tali sintomi. Si dice che i sofferenti stanno ammalandosi di Sensibilità Chimica Multipla/Multiple Chemical Sensitivity (MCS) o di ciò che viene spesso denominata Malattia Ambientale o Malattia del 20° Secolo. Nei casi gravi, le vittime devono isolarsi dalla società, dai prodotti sintetici e da qualsiasi tipo di prodotto chimico. Oppure questa malattia o questa patologia non è sempre vista come una vera malattia e spesso non viene riconosciuta dalla professione medica.
Nel mondo moderno, sia al chiuso o all’aperto, in città o in campagna, nelle montagne o nel deserto, siamo tutti continuamente esposti a sostanze chimiche. Le sostanze chimiche sia naturali che sintetiche sono una parte delle nostre vite.
Una pubblicazione del OMS/WHO (Organizzazione Mondiale della Sanità) dichiara che l’inquinamento dell’aria è il principale problema della salute ambientale che colpisce sia i paesi sviluppati che quelli in via di sviluppo. Malgrado la conoscenza sempre migliore degli effetti nocivi sulla salute, l’azione preventiva dell’inquinamento aereo è spesso lenta a seguire.
Il Dott. Michael Repacholi, coordinatore del OMS/WHO, Occupational and Environmental Health/Salute Professionale e Ambientale dichiara che il "OMS/WHO vorrebbe fornire ai suoi 191 Stati Membri una prova inconfutabile che l'inquinamento dell’aria causa un carico di malattia particolarmente pesante. Noi vorremmo fornirli con una strategia corretta ad eliminare, ove possibile, le sostanze che inquinano l’aria e ridurre così questo carico di patologia in un modo vantaggioso dal punto di vista del costo".
Nel 1995, la Commissione europea ha prodotto un rapporto sulla "Sensibilità Chimica selezionata nei paesi europei": uno studio esplorativo "che è stato eseguito da numerosi autori incluso Nicholas Ashford, un autorevole esperto sulla Sensibilità Chimica il quale ha anche scritto un rapporto per il New Jersey State Department di Health".
Ci sono altri rapporti ufficiali del governo come "La sensibilità Chimica: un problema globale", che è stato preparato su richiesta dell'Interagenzia Taskforce americana sulla Sensibilità Chimica Multipla da C. Wilson. Il 24 agosto 1998, l'interagenzia Workgroup per MCS ha pubblicato un rapporto completo "Predecisional Drafts/Bozza Predecisionale" sull’MCS che include gli interessi di base del governo, argomenti di salute pubblica nella valutazione medica e nella cura dei pazienti con MCS, dichiarazioni delle organizzazioni relative a MCS, azioni federali, raccomandazioni (una visione d’insieme e MCS come una priorità pubblica della salute). C'è anche un lungo elenco di riferimenti, allegati delle ricerche suggeriti da recensori competenti e raccomandazioni su MCS da parte di meetings selezionati. In particolare in anni recenti ci sono stati numerosi studi sull’MCS e rapporti come "L’effetto dell’alloggio in individui con più sensibilità chimiche" (J. Ptrim. Prev. 19:31-42, IL 1998).
Malgrado i summenzionati rapporti autorevoli sulla MCS, l'establishment medico e il Governo britannico continuano a congedare MCS come "tutto immaginario". Ad esempio il Dipartimento del Comitato per la Salute sugli Effetti Medici delle Sostanze Inquinanti dell’Aria/Department of Committee of Health’s on the Medical Effects of Air Pollutants (COMEAP) ha pubblicato un rapporto: "La quantificazione degli effetti dell’inquinamento dell’aria sulla salute nel Regno Unito" nel gennaio 1998. Il rapporto valutò che nel 1997, 12.000-24.000 morti anticipate di persone vulnerabili per via dell’inquinamento aereo e 14.000-24.000 ricoveri e riammissioni in ospedale di persone fragili è stato associato all’inquinamento aereo in Gran Bretagna. La risposta del governo è stata la costruzione di più inceneritori (ci sono piani per almeno 25 tali impianti) e per riduzioni di diversi valori ADI. Questa politica di non accettare MCS, malgrado il numero crescente di persone che soffrono è meglio illustrata dai soldati che sono sofferenti della sindrome della Guerra del Golfo che sfocia nella MCS, le vittime dell'avvelenamento di solfato di alluminio a Camelford e le diverse migliaia di individui che soffrono in seguito a vari incidenti sia riconosciuti e che non riconosciuti.
Durante il mese di marzo del 2000, una vittima di MCS ha parlato alla BBC News Online e ha detto: "Sono molto sensibile al gas di cucina, ai detersivi, ai profumi e agli agenti di pulizia chimici". Sono stato diagnosticato tre anni fa. Quando ho un'esposizione chimica grave, perdo conoscenza per un paio di ore. "Non posso andare in nessun luogo dove c'è un fornello a gas, sebbene possa sopportare una caldaia a gas purché sia in una stanza separata, con la porta chiusa".
Quello che sta diventando più comune, è l’aumento del numero delle persone che hanno una reazione fisiche avverse a bassi livelli di molte sostanze chimiche comuni, che variano dalla congestione, al starnutire, a reazioni più gravi come irritazioni cutanee, problemi respiratori e peggio, queste reazioni sono spesso non specifiche e perciò non viene data loro attenzione. La Sensibilità Chimica Multipla è il nome dato all’ampio spettro di reazioni alle sostanze chimiche riscontrate nell'ambiente, specifiche o accumulate. In breve le sostanze chimiche danneggiano il sistema immune, il fegato e sopprimono la mediazione cellulare che controlla il modo in cui il corpo si protegge dai materiali estranei. La sensibilità chimica multipla è infatti un disordine acquisito caratterizzato da sintomi ricorrenti, riferibili a più sistemi d’organo, verificandosi in risposta a una esposizione dimostrabile a molti composti chimicamente indipendenti e a dosi molto più basse lontane di quelle rilevate nella popolazione generale di causare effetti nocivi. Nessun singolo test tra quelli universalmente accettati per le funzioni fisiologiche può essere indicato come correlato ai sintomi. Nel 1991 Ashford e Miller hanno stabilito che "Il paziente con più sensibilità chimiche può ristabilirsi con la rimozione degli agenti nocivi sospettati, seguita da una nuova stimolazione dopo un intervallo appropriato, in condizioni ambientali rigorosamente controllate. La causalità è dedotta dalla compensazione dei sintomi con la rimozione dall'ambiente nocivo e dalla ricorrenza dei medesimi in seguito una stimolazione specifica".
La Sensibilità Chimica Multipla è stato portata alla prima attenzione dell'establishment medico americano quando il fù Theron Randolph, un medico esperto di allergia e di immunologia, ha riferito che molti dei suoi pazienti avevano reagito negativamente alle sostanze chimiche del loro ambiente (Randolph, nel 1952, "Sensibilità al petrolio tra cui i suoi derivati e i suoi antecedenti"). Egli paragonò la condizione alla sindrome di adattamento generale orientata dallo stress di Selye (N.d.T. Il citato autore con il termine "stress" non intende il significato generico della parola limitato ad aspetti psicologici, ma lo stress, dal punto di vista scientifico, cioè il logorio a cui si viene sottoposti nella lotta giornaliera, per rimanere in condizioni normali contro i potenziali agenti nocivi, che includono forze fisiche e psicologiche di tutti i tipi, dal cibo inadatto, al rumore ecc..) (Kurt, "Sindrome di Sensibilità Chimica Multipla manifestazione di pseudotossicità come esposizione da percezione di sintomi, nel 1995) e ha collegato gli effetti nocivi di questo "problema petrolchimico" con il contatto di sostanze chimiche trovate comunemente nei prodotti come cosmetici, combustibili automobilistici, fumi di scarico e gli additivi del cibo. Ha anche osservato che molti dei suoi pazienti reagivano a molti solventi industriali trovati in piccole quantità nei prodotti come i materiali di costruzione, i giornali quotidiani e altri prodotti non correlati, mobili e moquette.
Solo nel 1963 Kailin e Brook nel loro studio "Reazione tossica sistemica ai contenitori del cibo in plastica morbida" e hanno classificato per la prima volta i pazienti come sofferenti di sensibilità chimiche multiple. Era anche la prima volta che uno studio in duplice cieco era stato utilizzato per rimuovere qualsiasi dubbio che le persone fossero colpite da MCS (Med). (Ann Washington DC 32:1-8 1963).
Ci sono state da allora numerose pubblicazioni (Bibliografia) di articoli scientifici, editoriali, libri, rapporti su/o riferiti direttamente ai disturbi della sensibilità chimica multipla. Albert Donnay MHS di MCS Referral & Resources, 508 Wetgate Road, Baltimore MD 21229-2343, ha pubblicato una cronologia dettagliata per MCS dal 1945 al settembre 1999, che è una fonte molto valida di informazioni di base.
Ci sono anche Suggerimenti per gli Anestetici e per l’Ospedalizzazione delle persone con MCS – Un rapporto per aiutare i malati con MCS/sensibilità ambientale a prepararsi per l’intervento chirurgico, il primo e il più importante punto è di evitare gli anestetici gassosi. La prima ragione è che questi gas anestetici sono neurotossici e possono causare problemi gravi specialmente alle persone con le sensibilità. (Fonte: (www.immuneweb.org di Susan Beck -- 7 giugno 1999).
Deve essere ricordato che la malattia di tipo ambientale non affligge solamente poche persone. Secondo l’Accademia Nazionale di Scienze, 37 milioni di americani sono affetti dalla Malattia Ambientale.
Inoltre, la loro valutazione afferma che il 15% degli americani non sono più in grado di vivere comodamente in questo mondo postindustriale e per questo si è voluto intendere nelle proprie abitazioni. Queste terribili statistiche sono anche supportate da un meeting strategico del OMS/WHO sulla Qualità dell’Aria e Salute tenutosi a Ginevra nel settembre 2000 dove si è dichiarato che "fino a un miliardo di persone, prevalentemente donne e bambini, sono esposti regolarmente a livelli d’inquinamento dell’aria al chiuso che superano le direttive dell’OMS/WHO fino a 100 volte". Secondo i propri studi dell’UE (Unione Europea), una persona si confronta giornalmente almeno con 300 sostanze chimiche. L’immagine vera in Gran Bretagna è sconosciuta. Questo non è perché la popolazione inglese è immune da MCS, ma perché l’Unità Veleni/Poison Unit al Guys Hospital si occupa della maggior parte se non di tutti i casi di MCS, (questi casi includono i veterani della Guerra del Golfo, le vittime degli organofosfati a Camelford, ecc). Il ricorso dei pazienti di MCS all’Ospedale Guy Unità Veleni a Londra, di solito dà luogo alla stessa ben nota formula di diagnosi cioè "tutto nella mente e necessità di trattamento psichiatrico" portando spesso a un ulteriore danno alla salute della vittima.
I pericoli di una diagnosi sbagliata: Nel 1989, una famiglia in Paignton, Devon è stata esposta a spruzzi di vernice alla cellulosa emessi da una "fabbrica illegale" accanto alla loro casa e al loro ristorante. L'intera famiglia si è gravemente ammalata ed in seguito è stata afflitta da MCS e la motivazione data dall'Ufficiale della Salute dell’Ambiente (Environment Health Officer) è stata che intervenire avrebbe significato pagare l’indennizzo allo spruzzatore della vernice!
Il figlio che ora ha 25 anni ed è il più colpito ha presentato domanda per l’indennità di incapacità per non essere in grado di lavorare in un "ambiente normale" dato che le sostanze inquinanti di basso livello possono innescare i suoi sintomi MCS.
Durante l'udienza in appello, l'ambiente della stanza aveva influito così negativamente, che il giovane presentava difficoltà respiratorie. Il medico che era presente all'udienza mise un sacchetto sopra la bocca e il naso del giovane uomo (una erronea diagnosi di iperventilazione) bloccandogli la respirazione. Se fosse stato troppo giovane e non avesse avuto la presenza di spirito di spingere via il sacchetto dalla sua faccia, il risultato dell’ involucro sopra la sua bocca e il suo naso avrebbe potuto avere un effetto devastante.
C'è chiaramente la necessità di riconoscere i pazienti sofferenti di MCS e di dare loro l'aiuto di cui essi hanno bisogno per recuperare la dignità, una qualità della vita e dove è possibile la vita lavorativa.
Nonostante la conoscenza ben documentata degli effetti sulla salute e negli ambiente umani insieme alle etichette dei prodotti che avvertono delle reazioni contrarie come le emicranie, la nausea, la visione annebbiata, ecc. e nonostante l’aumento della ricerca animale che collega la reazione specifica a sostanze chimiche specifiche, così come l'introduzione di studi clinici in doppio cieco con esseri umani, i sintomi soggettivi di quelli che soffrono di MCS rimangono ancora estremamente controversi e molto spesso congedati. Agli studi in doppio cieco di solito non viene dto credito dai critici, a causa delle preoccupazioni soggettive di come non ci sia alcun modo di verificare se un paziente è nauseante. Per i professionisti medici convenzionali, gli esseri umani non sono ancora considerati indicatori affidabili!
Con la sensibilizzazione tempo-dipendente (TDS) e le insufficienze enzimatiche, i modelli animali sono ora disponibili per lo studio di MCS; tuttavia, la mancanza di finanziamenti per ricerca di base è ancora un problema principale. Un altro problema paritario incontrato, è anche avere la ricerca di base pubblicata nelle riviste mediche affermate, che è materialmente impossibile. Ad esempio, i medici assunti da Dow Chemical Company, Eastman-Kodak, General Motors e ITT Corporation controllano la Rivista per la Medicina Professionale (Journal for Occupational Medicine). Il Dott. Nino Kunzli dell'Instituto dell'Università per la Medicina Sociale e Preventiva ha condotto uno studio intitolato "L’impatto sulla Salute Pubblica dell’inquinamento dell’aria all'aperto correlato al traffico: una valutazione europea" nel quale ha citato" l’evidenza crescente che l'inquinamento dell’aria può anche influire sulle percentuali della mortalità dei neonati o infanti." L'autore riconosce: "Dato che non abbiamo quantificato un numero attribuibile di morti sotto l’età di 30 anni, è probabile che abbiamo sottovalutato l’arco delle vite perse".(Fonte: http://ens.lycos.com).
Il rapporto dichiara anche nel totale, il sei per cento dei morti in Austria, in Francia e in Svizzera - più di 40,000 persone in un anno, sono a causa dell’inquinamento dell’aria.
Secondo un’analisi condotta dal Consiglio della Difesa delle Risorse Naturali (Natural Resources Defence Council NRDC), ogni anno, delle 64,000 morti premature possono essere dovute a cause cardiopolmonari collegate all’inquinamento del particolato aereo. Nelle città più contaminate, le vite sono accorciate di una media da uno a due anni. Los Angeles è in testa all’ elenco, con una stima di 5,873 decessi prematuri (Basato sul Breath-Taking/Perdere il Respiro: La mortalità Prematura a Causa dell’Inquinamento dell’Aria con Particolato in 239 Città Americane, nel Maggio 1996 rapporto del NRDC).
Quanto sopra, tuttavia, deve essere guardato nel contesto di produzione globale delle sostanze chimiche, che è aumentata da 1 milione di tonnellate nel 1930 a 400 milioni di tonnellate nei giorni nostri. Abbiamo circa 100,000 sostanze diverse registrate nel mercato UE di cui solo 10,000 sono commercializzate in volumi maggiori di 10 tonnellate e altre 20,000 sono introdotte sul mercato a 1-10 tonnellate.
La produzione chimica del mondo nel 1998 è stata stimata in $1,244 miliardi, con il 31% per l'industria chimica UE, che ha generato una eccedenza commerciale di $41 miliardi. Nel 1998 era la più grande industria chimica del mondo, seguita da quella degli Stati Uniti con il 28% del valore di produzione e un sovrappiù commerciale di $12 miliardi. L’industria chimica è anche la terza più grande industria manifatturiera d’Europa. Essa impiega direttamente 1.7 milioni di persone e fino a 3 milioni di posti di lavoro che ne sono dipendenti. Oltre le principali multinazionali, ne comprende anche circa 36,000 SMEs. Queste SMEs rappresentano il 96% del numero totale delle imprese e fatturano il 28% della produzione chimica.
Nel 1995 la Commissione europea ha commissionato un rapporto, "La Sensibilità Chimica in Selezionati Paesi Europei: Studio esplorativo".
Inoltre, il 13 febbraio 2001, la Commissione Europea ha adottato una Carta Bianca plasmando una strategia per la futura Politica per le Sostanze Chimiche della Comunità’. L'obiettivo principale della nuova Strategia Chimica, è assicurare un alto livello di protezione per salute umana e per l'ambiente, mentre si assicura il funzionamento efficiente del mercato interno e stimolante l’innovazione della competitività nell'industria chimica.
Con un numero sempre crescente di adulti, famiglie e bambini che continuano a diventare chimicamente sensibili alle sostanze chimiche, non c'è ancora l’assistenza medica immediata e correttiva. Che cosa riserverà il futuro per la prossima generazione a meno che non possiamo convincere la professione medica tradizionale e (o) gli enti statali della necessità crescente di rendersi conto di MCS o di tipi simili di sindrome? La risposta medioevale del governo di oggi implica che il nostro lascito alla prossima generazione, a meno che noi, il popolo, agiamo, sarà una vita di "Prozac" o medicine ancora più potenti, che creeranno dipendenza.
L'autore è Direttore Dirigente dell'Environmental Law Centre/Centro Legale per l’Ambiente (ELC) e ha aiutato le vittime per più di 26 anni. ELC è stato costituito come una opera di carità attraverso la quale il suo programma di AIUTO/HELP (Salute, Ambiente e Legge per le Persone/Health, Environment, Law per People) sta raccogliendo fondi per una Clinica di Malattia Ambientale, oltre ad assistere individui o comunità con strategie di autoaiuto.
Quest’anno l’ELC evidenzia i problemi associati a MCS e progetta di tenere una conferenza nel 2002.
ELC sta sviluppando un Centro attrezzato con tutte le risorse necessarie per assicurare che a nessuno sia negata, a causa della mancanza di mezzi, la giustizia ambientale o l’accesso alle informazioni riguardanti tutte le questioni relative all'ambiente o alla salute.
Per fortuna ELC ha una rete di esperti indipendenti e di organizzazioni che possono fornire consiglio in conoscenze di causa e informazioni riguardo ad argomenti legali e scientifici, tecnici, di pianificazione e medici. Inoltre, ELC mira a rimuovere le difficoltà di solito incontrate dagli individui o da intere comunità, nell'ottenimento di informazioni obiettive, di pareri o assistenza legale indipendente, scientifica, medica e consigli di pianificazione o assistenza.
Il bisogno e la disperazione delle persone che si rivolgono al ELC sono spesso estremi, perché hanno di solito esaurito ogni forma di trattamento medico tradizionale, e anche i trattamenti della medicina alternativa o complementare, e perché hanno esaurito anche le loro risorse finanziarie.
Fonte: http://www.macroedizioni.it/
mandato da Ivan Ingrilli il Venerdì Novembre 21 2003
aggiornato il Sabato Settembre 24 2005URL of this article:
http://www.newmediaexplorer.org/ivaningrilli/2003/11/21/sensibilita_chimica_multipla_multiple_chemical_sensitivity_mcs.htm
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