Farmaci non funzionanti e processi alle multinazionali del farmaco

 

 

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Il 90% dei farmaci non funziona nel 30/50% dei casi, scandali su scandali, effetti collaterali spaventosi e malattie che dopo anni ancora non vengono curate... e noi continuiamo a pagare e le economie nazionali ad essere affossate. Non credete che sia il caso di sedersi e ricominciare da capo?

Tre articoli (Corriere, Libero, Gazzettino)

Mercoledì, 26 Novembre 2003

Medicine con captopril irregolare: è iniziato il processo
Le multinazionali restano nel processo

Medicine con captopril irregolare: è iniziato il processo Le multinazionali restano nel processo Tentata commercializzazione di farmaci contraffatti, utilizzando il principio attivo captopril in modo scorretto: questa l'ipotesi d'accusa ricostruita dal pm Federico Facchin al termine di un'articolata e complessa indagine che ha portato a iscrivere nel registro degli indagati ben sette persone. Tre degli indagati, tra i quali Mario De Anna, fratello del presidente della Provincia, hanno definito la propria posizione davanti al giudice dell'udienza preliminare Rodolfo Piccin, concordando la pena. Gli altri quattro, certi di dimostrare la propria estraneità dai fatti contestati, hanno tentato di smontare le tesi della pubblica accusa e, una volta rinviati a giudizio, ora affronteranno il dibattimento.

Il procedimento, davanti ai giudici Alberto Rossi, Piera Binotto e Andrea Moscato, è iniziato in maniera pirotecnica. Gli avvocati difensori hanno sollevato tutta una serie di eccezioni, partendo da quella di competenza territoriale. L'avvocato Malattia ha inoltre tentato di estromettere dal procedimento le parti civili Glaxo Smithkline, Glaxo group limited spa, Allen & Hansburys limited spa, Astra Zeneca spa, Imesa spa e Bristol Myers Squib, costituitesi con vari legali di Milano. IL giudici, dopo essersi consultati in camera di Consiglio, hanno rigettato tutte le istanze e le eccezioni dei difensori.

Il procedimento sarà quindi celebrato a Pordenone e le multinazionali dei farmaci resteranno tutte nel processo. Dopo le scaramucce iniziali, il pm Facchin è passato a illustrare le prove raccolte dai propri collaboratori della Guardia di Finanza al termine di laboriose intercettazioni telefoniche e perquisizioni. Il giudici hanno poi rinviato il processo a febbraio 2004.

FONTE: Il Gazzettino


17:59 GB: 90% FARMACI FUNZIONA TRA 30 E 50% CASI
Lo ha 'confessato' il vice presidente della Glaxo

(ANSA) - LONDRA, 8 DIC - La maggior parte delle medicine prescritte dai medici funziona tra il 30 e il 50% dei casi. Lo rivela il vicepresidente della Glaxo.Parlando ad un convegno a Londra il genetista ha detto: 'La maggior parte dei farmaci, piu' del 90%, funziona solo tra il 30% e il 50% delle persone. Le medicine sul mercato funzionano, ma non per tutti'. L'esperto ha anche spiegato come, per esempio, i farmaci contro emicrania, osteoporosi e artrite funzionino soltanto nella meta' dei casi.
Ansa

FONTE: Libero news




Rivelazione del genetista Allen Roses, vicepresidente della Glaxo
«Nostri farmaci funzionano in metà dei casi»

Secondo lo scienziato con un test genetico è possibile individuare i pazienti che ne possono trarre beneficio
(Marka)
LONDRA - La maggior parte delle medicine prescritte dai medici funziona tra il 30 e il 50% dei casi. È questa la rivelazione di Allen Roses, vicepresidente della Glaxo, una delle più grosse case farmaceutiche Britanniche. Parlando ad un convegno a Londra il genetista ha detto: «La maggior parte dei farmaci che produciamo, più del 90%, funziona solo tra il 30% e il 50% delle persone». «Le medicine sul mercato - ha aggiunto - funzionano, ma non per tutti».

ALZHEIMER ED EMICRANIE - L'esperto ha anche spiegato come, per esempio, i farmaci contro il morbo di Alzheimer funzionino su meno di uno su tre dei pazienti mentre le medicine prescritte contro l'emicrania, l'osteoporosi e l'artrite funzionino soltanto nella metà dei casi. Roses è un pioniere della farmacogenomica, una nuova disciplina che applica i progressi della genetica umana allo sviluppo dei farmaci ed ha spiegato che il motivo per cui la maggior parte dei farmaci funziona su meno della metà dei casi è dovuto proprio al modo in cui i geni del paziente interferiscono con la cura.

I FARMACI MIRATI CON UN TEST GENETICO - L'annuncio di Roses potrebbe quindi essere un tentativo di far capire all'industria farmacologica che il futuro di questo mercato sta proprio sulla capacità di offrire farmaci mirati ad un numero limitato di pazienti con dei geni specifici. L'idea è che con un semplice test genetico si dovrebbero individuare quei pazienti che beneficerebbero di un determinato farmaco e questo dovrebbe risparmiare molti soldi al sistema pubblico ed ai pazienti stessi. Invece di curare i pazienti provando farmaci diversi, i medici sarebbero infatti in grado di prescrivere dati farmaci soltanto a quelle persone che ne trarrebbero dei benefici. Roses sembra quindi puntare verso un mercato diverso da quello attuale che si basa sul vendere più farmaci possibili ad un numero più vasto possibile di pazienti. «Se si riesce a determinare chi risponderà al farmaco e chi non ne beneficerà si potrà prendere la prossima molecola e mirarla invece per le persone che non hanno risposto al primo farmaco creando così un intero set che copre tutta la popolazione.»

FONTE: Il Corriere

 

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mandato da Ivan Ingrilli il Mercoledì Dicembre 10 2003
aggiornato il Mercoledì Febbraio 10 2010

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